Casa Mazzoli rivede la luce: al via questa mattina le operazioni per smontare le impalcature

Casa Mazzoli rivede la luce: al via questa mattina le operazioni per smontare le impalcature

a monfalcone

Casa Mazzoli rivede la luce: al via questa mattina le operazioni per smontare le impalcature

Di Redazione • Pubblicato il 17 Apr 2023
Copertina per Casa Mazzoli rivede la luce: al via questa mattina le operazioni per smontare le impalcature

19 famiglie potranno accedervi già a fine anno dopo apposito bando. Tutti gli appartamenti saranno di classe energetica A.

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Da questa mattina Casa Mazzoli, a Monfalcone, potrà essere nuovamente ammirata dai monfalconesi. Sono infatti cominciate le operazioni di smontaggio delle impalcature che coprono le facciate dello storico edificio, costruito nei primi anni del ’900, e oggetto di un’importante ristrutturazione, alla presenza del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, del dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune, Enrico Englaro, degli architetti Roberto Franco e Federico Fabbro.

“Una bella notizia - commenta il sindaco Cisint - Da qui alla fine della settimana potremo nuovamente apprezzare la bellissima architettura di questo palazzo, costruito nel 1908, che era stato acquistato dal Comune per concederlo ai cittadini che attendevano gli alloggi dei cosiddetti “Contratti di Quartiere” e che invece non è mai stato utilizzato, ma è anzi stato per anni sede di grave degrado, con disagi anche per i cittadini che abitano nelle vicinanze.

Quella di Casa Mazzoli è stata una riqualificazione molto importante, che restituisce alla città un immobile di grande pregio, che darà la possibilità a 19 famiglie di poter entrare in un alloggio in classe energetica A. Ringrazio la Regione per aver creduto e finanziato il progetto di rigenerazione urbana ed energetica che consentirà a famiglie di giovani e anziani di vivere all'interno di uno stabile moderno, pensato anche per soddisfare le esigenze di persone con difficoltà motoria e che rispetta i parametri del risparmio energetico. Quello che per anni è stato un punto nero adesso si riscopre e rivede la luce, restituendo alla città il suo primo condominio, in tutta la sua bellezza”.

Grande soddisfazione espressa anche dall’architetto Roberto Franco, che ha spiegato che quando sono cominciati i lavori lo stabile versava in condizioni molto compromesse dal punto di vista del dissesto. Si è dovuto intervenire a lungo, anche per disinfestare tutti i locali e sono inoltre state riscontrare difficoltà nel corso dei lavori dovute alla pandemia e all rincaro dei prezzi. L’architettura esterna dello stabile presenta elementi decorativi dell’epoca, che sono stati restaurati.

All’interno sono in fase di ultimazione i lavori per il montaggio dell’ascensore ed è stato allestito un montascale per consentire l’accesso, da via San Giovanni Bosco, anche alle persone con disabilità. Inoltre, le vie San Giovanni Bosco e dell’Androna saranno collegate da Trieste una stradina che ospiterà 10 parcheggi è una colonnina per la ricarica delle auto elettriche. I lavori saranno consegnati entro fine maggio, a settembre verrà aperto il bando per l’assegnazione degli alloggi e entro fine anno le famiglie potranno prendere possesso degli appartamenti.

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