Gorizia e Collio ottengono 8 milioni di euro, fondi per hub e van della cultura

Gorizia e Collio ottengono 8 milioni di euro, fondi per hub e van della cultura

cormons capofila

Gorizia e Collio ottengono 8 milioni di euro, fondi per hub e van della cultura

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Dic 2023
Copertina per Gorizia e Collio ottengono 8 milioni di euro, fondi per hub e van della cultura

La Regione concederà fondi per intervenire sull'ex scuola Vittorino Da Feltre e vari progetti, da sviluppare nel 2024. Attacco Pd su Collio-Brda Unesco.

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Si può dire che ha raggiunto la “medaglia di legno”, ma poco importa perché alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: Cormons, Gorizia e altri otto comuni hanno vinto il bando regionale per progetti d’interesse sovracomunali. La Regione stanzierà così poco meno di 8 milioni di euro per finanziare Artnet, quarto in graduatoria e i cui obiettivi sono stati presentati questa mattina nel municipio della cittadina collinare. Il tutto è stato coordinato dallo studio Zoe, con l’associazione IoDeposito come partner tecnico.

“Abbiamo investito molto sulla Comunità del Collio - ha commentato il sindaco di casa, Roberto Felcaro - e Go! 2025 è un valore aggiunto. Questo è un progetto che parte da una visione, la Comunità ora collabora con Gorizia, arrivando a essere un territorio con 50mila abitanti”. La stessa Cormons, capofila del progetto, ha ottenuto la fetta più grossa con poco più di 4 milioni di euro per intervenire sull’ex scuola Vittorino da Feltre, dove sarà trasferita la biblioteca, creando anche una Casa delle lingue minoritarie.

Gli hub culturali

"È la dimostrazione ancora una volta - ha rimarcato il primo cittadino - che andare avanti uniti porta risultati, anche a dispetto di chi ha criticato. Ormai ragioniamo in modo unito di default”. Per Cormons, quindi, ora bisognerà sviluppare un progetto esecutivo e affidare i lavori per intervenire sullo storico edificio, che diventerà il principale hub culturale del progetto. Attese altri due strutture analoghe: una dedicata alla musica a Capriva e una per la digital art a Farra d’Isonzo, presso il Museo della civiltà contadina.

Oltre a questi centri, si creeranno altri all’aperto nei diversi comuni partner, di cui cinque nei quartieri di Gorizia. Come spiegato dalla project manager Michela Lautieri, tutti questi saranno collegati da un van, attrezzato con libri da poter prendere in prestito e allestito per piccoli eventi, con annessa strumentazione come mixer, casse audio e un piccolo palco. Le postazioni dove farà tappa dovranno essere organizzate con un’area sosta, postazioni di ricarica per e-bike, tavolini, giochi e accessibilità anche per disabili.

Si punta a far partire la nuova fase per aprile 2024, dopo un confronto tra i doversi soggetti per suddividere le risorse. “L’obiettivo - ha evidenziato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli - che in futuro questi progetti siano sostenibili da soli, per questo abbiamo puntato sul partenariato. Abbiamo ricevuto domande per 360 milioni di euro, per ora ne abbiamo finanziati 135 milioni” pari a 14 su 62 progetti presentati da tutta la regione. Da parte loro, i Comuni parteciperanno economicamente con 9mila euro propri.

I contributi

Come già anticipato, quindi, Felcaro - insieme all’assessore alla cultura Anna Bortolotti - ha annunciato la riconversione dell’ex scuola in un luogo che valorizzerà la ricchezza linguistica di friulano, sloveno e tedesco. Atteso anche un caffè letterario e un’area espositiva. Capriva ha invece ottenuto 1,5 milioni, Farra circa 900mila, Mariano 887mila, Medea 240mila, Gorizia 150mila, Dolegna 100mila, Mossa 70mila e San Lorenzo Isontino 61mila. La comunione d’intenti è stata sottolineata dai molti amministratori presenti.

Se per il sindaco di San Lorenzo, Ezio Clocchiati, la Comunità del Collio sta dando i suoi frutti, per l’omologo di Farra, Stefano Turchetto, “non si vince nessuna gara senza allenamento. Se all'esterno non si è visto qualcosa della Comunità, è perché fino ad ora ci siamo allenati”. Il primo cittadino di Mariano, Luca Sartori, ha invece rilevato che “amicizia significa anche rinunciare”, plaudendo il fatto che alcuni comuni hanno scelto di non far richiesta di contributi per sostenere invece le richieste di altri territori.

“Gorizia esiste quando il suo territorio è parte delle sue iniziative” ha aggiunto l’assessore alla Programmazione europea, Sarah Filisetti, mentre anche il consigliere regionale Diego Bernardis ha plaudito l’obiettivo raggiunto. Felcaro ha quindi rimarcato che “la controparte slovena di Brda corre molto e noi dobbiamo metterci alla stessa velocità”.

Pd su progetto Unesco

Sui rapporti oltreconfine, arriva anche la posizione del dem Diego Moretti, puntando il dito sulla candidatura congiunta a Patrimonio Unesco: “È stato lo stesso vice presidente della Regione Anzil a confermare nei giorni scorsi – nella Commissione chiamata a discutere di Legge di Stabilità e ad una mia precisa domanda – che il progetto di fatto è venuto meno. Peccato: un progetto nato nel 2015 con l’amministrazione di centrosinistra e proseguito con il centrodestra, l’impegno di diverse istituzioni – Regione in primis, i Comuni interessati, la Fondazione Carigo e la Camera di Commercio - finisce nel nulla”.

“Questo, nonostante in questi anni la Regione abbia impegnato importanti risorse finanziarie importanti per predisporre i relativi dossier che poi non hanno avuto successo, e nonostante i proclami (a volte del tutto fuori luogo) di qualche assessore regionale, il tentato coinvolgimento di esponenti di governo, che non sono serviti a nulla. Mancanza di interesse da parte del governo sloveno, così pare. A questo punto Regione e Comuni del Collio – italiano e sloveno – in vista di GO!2025 lavorino a progetti comuni di promozione territoriale in chiave turistica”.

“Sorprende che in questo ultimo anno e mezzo, da parte di quei sindaci in passato attivissimi sul fronte comunicativo – probabilmente per ragioni di altro tipo (Felcaro e Sergon su tutti) - vi sia il silenzio più assoluto: nessuna sollecitazione né presa di posizione. Davvero imbarazzante” conclude Moretti.

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