Incuria alla Casa per ferie di Strassoldo, «impresentabile ai turisti»

Incuria alla Casa per ferie di Strassoldo, «impresentabile ai turisti»

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Incuria alla Casa per ferie di Strassoldo, «impresentabile ai turisti»

Di Redazione • Pubblicato il 25 Mar 2022
Copertina per Incuria alla Casa per ferie di Strassoldo, «impresentabile ai turisti»

Le Fontane propone idee sul sito per la valorizzazione culturale, ma servono fondi.

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"C’è un buco nero nel borgo più bello d’Italia". A puntare il dito è Luca Furios (nella foto), esponente della lista civica Le Fontane che correrà alle imminenti elezioni di Cervignano, che guarda con preoccupazione alla Casa per ferie, edificio del Settecente sorto sulle fondamenta dell’antica cerchia murata medioevale del Castello di Sopra di Strassoldo. L'area, acquistato dal Comune negli anni Novanta, "venne restaurato ed adibito all’accoglienza dei pellegrini in occasione del Giubileo del 2000 - ricorda Furios -. I costosi lavori dotarono l’immobile di una dozzina di camere e di una reception al piano terra".

L’utilizzo cui era stato destinato "si rivelò da subito un vero fallimento, nonostante la gestione di alcune cooperative. Abbandonata da molti anni e senza alcuna manutenzione da parte dell’amministrazione comunale, la Casa per ferie giace ora nel più completo abbandono. Dal tetto filtra l’acqua piovana, che ha creato un’enorme macchia di umidità anche sulla facciata, per giunta abbruttita dalla porta d’ingresso fortemente danneggiata. L’interno è di fatto inagibile, dal sottosuolo filtra un odore nauseabondo, lo spazio esterno retrostante, unitamente alla roggia Milleacque che corre lì dietro, è preda di un inestricabile groviglio di arbusti e di alberi".

In tutto questo "topi, ratti e bisce sono i nuovi e indesiderati inquilini. Una situazione davvero impresentabile ai tantissimi turisti che visitano il borgo e decisamente insalubre per i residenti che vivono a pochi metri da questo disastro e per chi frequenta l’adiacente chiesa parrocchiale. È chiaro che la pluriennale e colpevole incuria dell’amministrazione comunale comporta ora un nuovo ed elevato esborso di denaro pubblico per il recupero dell’immobile, il solo a presentarsi in modo tanto deplorevole in tutto il centro storico". Da qui la richiesta di intervenire "per impedire l’ulteriore degrado della struttura".

Inoltre, le Fontane auspica un riutilizzo "in modo consono e funzionale all’importanza storica e turistica raggiunta da Strassoldo.
Risulta che sull’edificio vi siano dei fondi a disposizione provenienti dalla progettualità di Mare e Tiaris ma che gli stessi saranno sufficienti solo per i lavori di manutenzione alla copertura volti alla risoluzione dei problemi di infiltrazione, ma a null’altro. Bene, ma sarà necessaria una progettualità mirata ed il reperimento dei fondi necessari". La realtà civica propone che il sito "debba trasformarsi in un sito di alto livello culturale, con l’obiettivo di valorizzare il grande patrimonio castellano del Friuli".

Un'idea è ospitare "un museo didattico e un centro di studio riservato a questo tema. Un punto di informazione e di promozione turistica ed enogastronomica del territorio crediamo completerà l’intervento anche in virtù della progettualità di Mare e Tiaris precedentemente citata. La costante manutenzione del patrimonio pubblico è e sarà un punto qualificante e prioritario del programma politico e civico della lista Le Fontane" conclude la nota.

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