la rilevazione
Casa albergo riapre le porte alle visite, 10 anziani attesi a Monfalcone

Avviata la consultazione anonima, servirà per migliorare i servizi. L'analisi sulla struttura vecchia.
La casa di riposo di Monfalcone riapre le porte alla visite agli ospiti. Dopo l’ultimo screening tra anziani e dipendenti, non sono emersi positivi, permettendo così di avviare un progressivo ritorno alla normalità all’interno delle strutture di via della Crociera. Questa mattina, la sindaca Anna Maria Cisint ha fatto il punto sulla situazione, anticipando che l’ingresso dei familiari sarà consentito nuovamente via prenotazione, così come era possibile fino alla seconda chiusura imposta dalla pandemia, almeno fino a marzo. Chi entrerà, comunque, dovrà essere in possesso del super green pass.
Oltre alla novità tanto attesa dai familiari e dalle stesse persone che trovano posto in Casa albergo, c’è quella dei prossimi nuovi ingressi. Nelle prossime due settimane arriveranno cinque persone, mentre altrettante seguiranno prima di Pasqua. Per alcune di loro è stato necessario attivare la profilassi delle vaccinazioni, in quanto sprovvisti del ciclo anti-Covid fin dalla prima dose. Dopo l’ingresso del decimo ospite, la struttura sarà al completo, con i suoi 120 anziani. Gli stessi saranno anche chiamati ad esprimere la propria valutazione sulla qualità dei servizi, con un apposito questionario.
L’idea non è nuova, ma l’amministrazione locale ha voluto estenderla anche agli stessi operatori e alle famiglie degli ospiti. “Le risposte - ha spiegato la prima cittadina - ci serviranno per andare a fondo nell’analisi delle diverse esigenze. Il questionario sarà valutato per migliorare i servizi, sarà anonimo e si potrà consegnarlo dopo averlo compilato dentro una cassetta”. Le domande verteranno sulla soddisfazione dei servizi e la comodità degli orari degli sportelli, così da poter tarare eventualmente delle modifiche. “La percezione è un valore - ha aggiunto Cisint - e a volte diventa più realtà della realtà stessa”.
Per quanto riguarda i dipendenti, questi lo riceveranno insieme alla busta paga, potendolo poi imbucare vicino al timbratore. I familiari, invece, lo otterranno con la retta di aprile, consegnandolo in apposite cassette fuori dalle camere braci in busta chiusa. Il primo monitoraggio è atteso già per aprile, ma l’obiettivo è riproporre anche in seguito questa modalità. Insieme alla rilevazione degli umori dentro e fuori le palazzine della Casa albergo, l’amministrazione ha avviato le analisi per verificare la struttura vecchia. L’indagine dovrà dare un quadro economico dell’intervento, da finanziare dopo il bilancio consuntivo.
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