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Caro bollette, Moraro taglia i costi con luci a led in municipio e scuola
Risparmio atteso del 30%, cantiere fino a inizio 2023 dentro gli edifici comunali.
Moraro ha avviato un maxi intervento per il cambio di diversi i punti luce pubblici sul territorio, per far fronte al rincaro delle bollette. Il problema attanaglia in particolare le piccole amministrazioni, con quella guidata dal sindaco Lorenzo Donda che ha quindi deciso di investire i 50mila euro stanziati annualmente dal ministero dell’Intero per i comuni sotto i mille abitanti, proprio per rivedere il sistema locale. In questo modo, saranno installate luci a led, con il cantiere avviato ormai il 15 settembre.
“Abbiamo fatto un sopralluogo su tutti edifici comunali senza luci led - rileva il primo cittadino - a partire da municipio, biblioteca con le sedi delle associazioni e dentro e fuori la scuola dell’infanzia. Le proiezioni dei tecnici sul risparmio in bollette sono di circa il 30%. Grazie a questo diminuiremo gli effetti dei rincari. Sulle strade mancava la sostituzione solo sulla rotonda del cimitero arrivando da Mariano, con le ultime lampade a incandescenza, ma due settimane lo abbiamo fatto”. Il sistema stradale, quindi, ora è ultimato.
L’ultimazione dell’iter è atteso entro gli inizi del 2023, mentre prosegue il lavoro per l'impianto fotovoltaico sulla palestra comunale. “Non dovremmo aere grosse ripercussioni fino a fine anno - prosegue - mentre il prezzo del metano rimane un’incognita”. Nel frattempo, in legge di Assestamento di bilancio bis regionale, è stato presentato un emendamento per destinare 1.084.275 euro ai comuni della provincia di Gorizia, per affrontare il caro bollette e “dare così certezze ai bilanci degli enti locali ed evitare che quest'ultimi siano costretti a incrementare le tariffe dei servizi ai cittadini”.
A illustrarlo è stato il consigliere Diego Bernardis (Lega), evidenziando che "le risorse saranno disponibili dal 2023 e serviranno per rendere meno problematici i rincari dei costi dell'energia con cui anche i comuni si stanno misurando. Le risorse - continua la nota di Bernardis - fanno parte di un fondo complessivo di 10 milioni e sono state ripartite con lo stesso metodo utilizzato dallo Stato, nel corso del 2022, per l'assegnazione della quota pro capite del Fondo energia ad ogni singolo Comune”. Alla stessa Moraro andranno oltre 7mila euro.
In lista anche: Capriva del Friuli (11.033 euro), Cormons (54.123), Doberdò del Lago (14.153), Dolegna del Collio (4.863), Farra d'Isonzo (11.550), Fogliano Redipuglia (24.127), Gorizia (306.927), Gradisca d’Isonzo (55.600), Grado (113.113), Mariano (14.313), Medea (10.170), Monfalcone (170.180), Mossa (15.273), Romans (29.743), Ronchi dei Legionari (61.920), Sagrado (17.350), San Canzian (39.767), San Floriano (8.200), San Lorenzo Isontino (10.327), San Pier d’Isonzo (13.447), Savogna (14.193), Staranzano (46.140), Turriaco (19.100), Villesse (11.360).
"Una volta ancora - conclude Bernardis - la Regione si dimostra al fianco dei nostri territori, disponendo importanti risorse per fronteggiare degli aumenti che avrebbero potuto minare la stabilità dei nostri enti locali e di conseguenza anche l'erogazione di servizi per i cittadini. Il mio plauso va al presidente Massimiliano Fedriga e agli assessori Pierpaolo Roberti e Barbara Zilli, per una misura molto attesa dai sindaci e dagli amministratori locali".
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