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Carnevale, il carro di San Mauro celebra il volo dei fratelli Rusjan
Recuperato il carro per essere ridipinto, sarà raccontata la storia dei fratelli Rusjan poco valorizzati.
È ormai partito il conto alla rovescia per la ripartenza delle feste di carnevale. La prima ad andare in scena, già questa domenica, sarà la sfilata dei carri allegorici e gruppi a Gorizia, riportando la tradizione in centro dopo due anni di stop. Tra le realtà presenti, ci sarà anche l’associazione culturale Sabotin di San Mauro, che ha deciso di riproporre la struttura creata già nel 2020 dedicata al tema del volo. Un’opera grande quasi sette metri e lunga altrettanti, che sarà protagonista non solo in città.
Il gruppo, infatti, ha già in programma di partecipare anche alle successive sfilate a Šempeter sabato prossimo, l’indomani a Savogna d’Isonzo, quindi a Monfalcone e verso luglio al carnevale estivo di Grado. “All’inizio c’era l’idea di fare un nuovo carro - spiega Jakob Fajt, referente dell’iniziativa - ma poi abbiamo deciso di recuperare questo. Vogliamo far conoscere di più la storia dei fratelli Rusjan”. L’allegoria è infatti dedicata ai due celebri pionieri del volo di inizio Novecento, tra i primi in Europa a volare.
Una storia, la loro, nata dal basso e simbolo del territorio: nati sotto l’Impero Asburgico a fine Ottocento, loro madre era slovena e il padre friulano. Lì dove oggi c’è l’aeroporto Duca d’Aosta riuscirono, dopo numerosi tentativi e lavori, a creare un prototipo di velivolo realizzato con pochi soldi. A muoverli fu l’ambizione, tanto che il titolo del carro è “Il volo delle idee”. Per realizzarlo, ci hanno lavorato una ventina di persone, modellando la rete e costruendo il tutto con cartapesta. Poi c’è stata la pittura, con una nuova mano di vernice.
Il ritinteggio è partito nelle scorse settimane, puntando a presentarlo a Gorizia completamente ricolorato. Oltre a questo, ci saranno un’ottantina di persone che sfileranno, vestite da nuvole e piloti. Quando è stato proposto la prima volta, l’associazione voleva celebrare i 110 anni dal primo volo dei Rusjan. Proprio l’amore per la sfida portò Edvard, detto Edi, a morire tragicamente durante un sorvolo dei Balcani: il suo mezzo precipitò sopra la fortezza Kalemegdan, morendo a Belgrado il 9 gennaio 1911. È sepolto nella capitale serba.
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