Biblioteca Isontina ancora in difficoltà a Gorizia, «12 dipendenti su 29 previsti»

Biblioteca Isontina ancora in difficoltà a Gorizia, «12 dipendenti su 29 previsti»

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Biblioteca Isontina ancora in difficoltà a Gorizia, «12 dipendenti su 29 previsti»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Lug 2024
Copertina per Biblioteca Isontina ancora in difficoltà a Gorizia, «12 dipendenti su 29 previsti»

Il segretario regionale della Confsal Unsa torna sulla vertenza sindacale aperta nel 2022, stoccata a Fasiolo: «Era al telefono con Franceschini ma non ha risolto nulla».

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La situazione dell’organico all’interno della Biblioteca statale Isontina (Bsi) a Gorizia continua a preoccupare i sindacati, denunciando una forza lavoro ormai ridotta a 12 unità. «Non ci sono più bibliotecari - spiega Enrico Acanfora, segretario regionale della Confsal Unsa - che sono la figura principale. In organico ne servono cinque. È come dire che in Cardiologia manca il primario». La crisi di personale della struttura si protrae da tempo, tanto che la vertenza dei sindacati - inclusi Cgil, Cisl e Uil - è partita nel febbraio 2022.

L’esponente della sigla ribatte quindi alle parole della consigliera regionale del Pd, Laura Fasiolo, intervenuta nei giorni scorsi per chiedere interventi su via Mameli. «Due anni e mezzo fa - così Acanfora - quando fu indetto lo sciopero dei lavoratori, era fuori dai cancelli al telefono con l’allora ministro della cultura Dario Franceschini. Sembrava che la situazione si potesse risolvere ma da allora non è cambiato nulla. Qui non serve la strumentalizzazione politica, ma anche con il nuovo governo non è stato fatto niente».

Il sindacalista rileva quindi che «non bisogna fare campagna elettorale appendendosi a una problema locale», ricordando anche la mancata visita di Franceschini nel 2022. In ogni caso, le accuse verso la politica sono bipartisan: «Abbiamo scritto anche al presidente Fedriga, ma nemmeno la Regione si è mossa». Nelle scorse settimane, lo stesso segretario ha incontrato a Roma anche Francesco Gilioli, capo di gabinetto dell’attuale ministro della cultura Gennaro Sangiuliano: «Ci ha garantito l’assunzione a breve di bibliotecari, ma finora non ci sono state».

Al netto delle recriminazioni, l’esponente del sindacato - che porta avanti la causa insieme alle altre sigle - fa i conti con le mancanze a Palazzo Werdenberg: oltre a quella già detta dei bibliotecari, sono assenti anche i funzionari amministrativi e ne sarebbero previsti due da pianta organica, così come manca la figura di operatore assistente tecnico. Sono due gli addetti ausiliari presenti, ma uno andrà presto in pensione, e tre operatori assistenti amministrativi e gestionali (a fronte di nove posti previsti).

Ci sono poi 6 assistenti alla vigilanza (su 12), e un assistente informatico. In tutto, la pianta organica prevede 29 lavoratori. «Chi dirige la biblioteca fa il possibile, ma ci sono tante difficoltà» rimarca Acanfora, in riferimento al lavoro portato avanti come direttore ad interim da Luca Caburlotto. Lo stesso esponente della Confsal Unsa sottolinea la precarietà della situazione, soprattutto a pochi mesi dall’avvio della Capitale europea della cultura 2025: «Quelle poche assunzioni che ci sono state in questi mesi sono state solo un pannicello caldo che non hanno risolto nulla».

Nella foto: Enrico Acanfora durante la manifestazione a febbraio 2022 fuori dalla Bsi

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