Carenza di medici, 4.377 persone con Asap: arriva un nuovo dottore a Gorizia

Carenza di medici, 4.377 persone con Asap: arriva un nuovo dottore a Gorizia

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Carenza di medici, 4.377 persone con Asap: arriva un nuovo dottore a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 13 Set 2024
Copertina per Carenza di medici, 4.377 persone con Asap: arriva un nuovo dottore a Gorizia

Ieri pomeriggio la seduta della commissione sanità dopo le richieste dell'opposizione, non ci sono sedi alternative per ora a Parco Basaglia per gli Asap.

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L’arrivo di un nuovo medico non sarà la soluzione alla carenza nella medicina generale in città, ma è comunque un tassello. È questo il messaggio trasmesso dal direttore del distretto sanitario Alto Isontino di Asugi, Giacomo Benedetti, audito ieri pomeriggio nella commissione sanità del consiglio comunale di Gorizia (presieduta da Alessandro Tomasin e alla presenza dell'assessore Silvana Romano) dopo la richieste presentata dai gruppi di opposizione. In questo senso, il dirigente ha annunciato l’imminente arrivo di un nuovo dottore, Carmine Scurria, giunto dalla Sicilia e attualmente in cerca di sistemazione.

Al netto di questa entrata in servizio, che precede comunque il prossimo pensionamento di altri professionisti in città, Benedetti ha fatto il quadro della situazione. Il tasto più dolente è la presenza degli Ambulatori sperimentali di assistenza primaria (Asap), nati per sopperire alla mancanza di dottori e che oggi hanno tre postazioni in Parco Basaglia: il primo con 1590 assisti, il secondo con 1500 e il terzo con 1287. «Gli ultimi dati - così il direttore - ci sono 1550 posti liberi, di cui 264 con i medici di medicina generale, gli altri negli Asap».

«Nessuno è senza medico - ha puntualizzato ancora - abbiamo sempre garantito il diritto ad averlo». Lo stesso vertice di distretto, in ogni caso, ha ribadito la sua posizione emersa già in passate riunioni: «È sottinteso che, se avessi le risorse, chiuderei subito gli Asap. Abbiamo comunque avuto la massima collaborazione da tutte le istituzioni». Ha quindi ricordato che recentemente è stato aumentato il massimale di utenti che un medico può prendere in carico da 1500 a 1800, con la direzione dell’Asugi che ha accolto la sua proposta.

Su questo punto, Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd) ha espresso perplessità, rilevando che per fare ciò «i medici devono avere un supporto amministrativo e un infermiere, ma non tutti ce l’hanno e questo è un problema». Benedetti ha comunque rivendicato che l’Azienda sanitaria ha fornito tecnologia e, da tre mesi, anche l'assistente di studio ai medici nelle strutture del distretto. Numerose le domande che sono comunque giunti dai banchi dell’Aula, mentre in quelli del pubblico c’erano gli esponenti del Coordinamento salute Fvg come uditori.

Tra le domande fatte dai consiglieri, Franco Zotti (Zotti contro tutti) ha chiesto perché non si sia scelto di appoggiarsi ai dottori in Slovenia, ricevendo la risposta che oltreconfine e in Croazia «stanno peggio di noi» per la carenza di professionisti. Barbara Businelli (Pd) ha invece sollevato il tema della sede dell’ambulatorio nell'area in fondo a via Vittorio Veneto, scomoda da raggiungere per molti utenti. «Abbiamo fatto di necessità, virtù - è la replica - la struttura andrebbe migliorata ancora ma non mi fisserei sul luogo. Il parco va valorizzato e lo vorrei vedere più vivo e accogliente».

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