La celebrazione
Il cardinale Rode a Gorizia, «importanti i legami tra lingue diverse nella fede»
Celebrazione partecipata nella chiesa di San Giovanni. Bastjančič, «la coscienza popolare qui non è accademica ma quotidiana e intima».
Doppia festa ieri, domenica 24 novembre, al Centro pastorale sloveno: in occasione della festa di Cristo Re, l’istituzione ha festeggiato i 52 anni di vita con una messa presieduta dal cardinale Franc Rode, prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica presso la Santa Sede. Doppia festa in quanto il cardinale festeggia, nel 2024, anche i propri novant’anni.
Il Centro pastorale sloveno a Gorizia, che ha sede nella chiesa di San Giovanni ed è guidato dal parroco - delegato Marijan Markežič, e coadiuvato dal sacerdote Jan Cvetek, è stato creato 52 anni fa con decreto dell’allora arcivescovo di Gorizia, monsignor Pietro Cocolin.
Durante la celebrazione eucaristica, la parrocchia ha rinnovato la consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, preparandosi attraverso una novena. Verso la fine della messa, Elia Bastjančič ha espresso, a nome del Centro pastorale sloveno di San Giovanni, la propria gratitudine al Cardinale Franc Rode per la sua presenza.
Bastjančič ha poi raccontato che questa festività è stata istituita da Papa Pio XI nel 1925 come risposta ai cambiamenti che l'Europa stava attraversando in quel periodo. Ha sottolineato che, alla luce degli attuali eventi in Palestina, il significato di questa celebrazione oggi dovrebbe avere ancora maggiore importanza.
«Per noi sloveni, questo giorno è particolarmente significativo poiché 52 anni fa, in questa stessa data, l'arcivescovo Pietro Cocolin, con l'istituzione del Centro pastorale sloveno, ha affermato il diritto di conoscere e diffondere la nostra fede nella nostra lingua madre», ha ribadito Bastjančič.
«La nostra lingua è fondamentale per noi, poiché rappresenta il mezzo attraverso il quale abbattiamo i confini che purtroppo adesso si stanno rialzando, e preserviamo la nostra identità nazionale. Citando lo scrittore della minoranza Alojz Rebula, possiamo dire che: "La coscienza popolare qui non è accademica, né intellettuale, ma è quotidiana e intima, radicata in profondità, alla stessa sorgente dell'amore". Siamo consapevoli che Dio è amore. Per questo motivo, oggi esprimiamo la nostra gratitudine a Dio per il dono del clero sloveno e per il bellissimo giubileo che l'Onnipotente ha concesso. Nella sua vita, ha lavorato instancabilmente per la Chiesa universale e per quella slovena, per l'indipendenza slovena e, di conseguenza anche per tutto il popolo sloveno. Auguriamo a tutti tanta benedizione, affinché possiate continuare a servire la Chiesa con dedizione. I nostri più sinceri complimenti e ringraziamenti», così Bastjančič.
Il cardinale Franc Rode ha espresso sinceri ringraziamenti alla parrocchia e a tutti i presenti, sottolineando: «È meraviglioso che continuiate a preservare la vostra identità, la vostra fedeltà alla tradizione e alla cultura cristiana. Qui vi trovate a casa vostra; questa è la vostra terra e il vostro posto. Con la maggior parte degli italiani avete rapporti belli, poiché ciò che vi unisce è la vostra appartenenza alla Chiesa cattolica, una famiglia unica sotto il nostro Padre. Siamo uniti in un’unica Chiesa, il che favorisce legami solidi tra di noi, le nostre famiglie e gli altri popoli».
Foto Sergio Marini.
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