Carburante agevolto, stop nuove tessera e solo app in Fvg: un gestore dice no

Oggi parte lo stop all'erogazione delle tradizionali tessere per lo sconto, la protesta del gestore goriziano Rizzi: lettera a prefetti e Guardia di finanza.

Fa discutere lo stop all'erogazione delle tradizionali tessere per lo sconto sul carburante in Friuli Venezia Giulia, rilasciate fino alla settimana scorsa dalla Camera di commercio. Da oggi, lunedì 5 agosto, è terminato il rilascio delle card a microchip agli sportelli dedicati delle sedi di Trieste, Gorizia e Monfalcone, passando esclusivamente agli identificativi digitali con Qr Code. Contestualmente è stata sospesa da subito la possibilità di acquisire la tessera a microchip attraverso l’apposita procedura online.

Le tessere a microchip in circolazione continuano ad avere la loro validità contestualmente agli identificati digitali con Qr Code e l'app Qr Fvg Carburanti. Per chi è in possesso della tessera a microchip l’identificativo digitale Qr Code può essere attivato online con riconoscimento a mezzo Spid o Cie (Carta d’identità elettronica) all’indirizzo https://qrcarburanti.regione.fvg.it con una semplice procedura supportata anche da un video tutorial o, altrimenti, rivolgendosi agli sportelli dedicati.

Nel frattempo, arriva la reazione del gestore di area di servizio Manuel Rizzi di Gorizia, puntando nuovamente il dito verso la misura. Rivendicando la propria «battaglia per ottenere uno strumento trasparente e funzionale per gli utenti, ma soprattutto l'azzeramento dell'uso non corretto del contributo», ha annunciato di aver scritto alle Prefetture, Comandi provinciali della Guardia di Finanza e per conoscenza al ministro Giorgetti, chiedendo come è scritto nella missiva richiesta di "immediato" blocco del Qr Code». Una posizione dettatata dalle «criticità che devono essere sanate prima di entrare a regime».

Il gestore rileva come «la prima problematica riguarda la trasparenza. Infatti gli utenti che riceveranno dalle camere di commercio il Qr Code, quando si recano al distributore e effettueranno l'operazione per ottenere un prezzo ridotto non gli verrà rilasciato alcun documento attestante l'operazione fatta, in quanto è un'operazione tra app e app». C'è poi «il possibile utilizzo non corretto del Qr Code da parte degli operatori, quindi con operazioni non veritiere, operazioni fatte a mezzi diversi o riempiendo recipienti non consentiti».

Per Rizzi, quindi, la Regione o le compagnie petrolifere dovrebbero dotare gli impianti di un pos "Android" di ultima generazione così da leggere il Qr Code e rilasciare uno scontrino anche per gli utenti che non hanno scaricato l'app. Propone anche che Insiel studi un pin da digitare per convalidare le operazioni, in modo tale che si blocchi in modo definitivo l'uso improprio del contributo, com'è già presente nella Provincia autonoma di Bolzano. Attacca poi che né l'amministrazione regionale, né le Camere di commercio territoriali «hanno messo in campo gli strumenti per la tutela e la trasparenza degli utenti che usufruiscono del contributo regionale».

Entrambe, accusa, «non hanno creato un argine di contenimento per un possibile uso improprio del Qr Code e possibile gudagno non corretto generato dal contributo regionale da parte degli operatori del settore». Rivolgendosi alle forze dell'ordine, l'ex rappresentante di categoria «chiede di usare tutti gli strumenti giuridici per bloccare con effetto "immediato" il Qr Code Fvg del carburante fino a quando, non saranno messi in campo da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, tutti gli strumenti di tutela e trasparenza verso gli utenti e il contrasto del possibile uso improprio del contributo da parte degli operatori del settore».

Foto de Kampus Production

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