field target
Carabine in gara al campo Cechet di Ronchi, parte il campionato italiano Fidasc
La gara dura mezza giornata e consiste in una vera e propria passeggiata nell'ambiente naturale con numerose soste nelle apposite piazzole.
Si è svolta ieri mattina, nel municipio di Ronchi dei Legionari, la presentazione del Campionato italiano Fidasc a squadre, a cura dell'Asd Friuli Venezia Giulia Field Target. L’evento si terrà domenica 13 ottobre dalle ore 8 in poi al campo di tiro Giorgio Cechet di via Soleschiano, situato dinanzi alla pista di motocross "Wafna". All’incontro erano presenti il presidente dell'associazione Marcello Voltolina, i membri attivi e atleti Giorgio Centioni e Silvia Favero, il sindaco Mauro Benvenuto e l'assessore alle politiche ambientali e allo sport Alessandro Bassi.
Il field target, traducibile in italiano come "tiro di campagna", è una disciplina di tiro al bersaglio praticata all'aria aperta, mediante carabine a potenza limitata, silenziose, con proiettili in piombo di piccolo calibro. Unica rappresentante del field target in regione, la società esiste già dal 2010, ma a seguito di cambiamenti a livello di direttivo, sede e nome è ufficialmente approdata a Ronchi dei Legionari nel luglio 2020. Dal 2015 è affiliata alla Federazione italiana discipline armi sportive e da caccia (Fidasc), mentre nel 2021 ha inaugurato il proprio campo di tiro dedicandolo a Giorgio Cechet, socio e appassionato dello sport scomparso prematuramente.
Attualmente la società ha all'attivo 56 atleti di tutte le età, ha ospitato campionati regionali e interregionali, partecipa annualmente a competizioni europee e mondiali e vanta un eccezionale palmares di trofei individuali e di squadra: si possono citare la doppia vittoria del 2023, nella categoria ordinaria e quella junior, dell'atleta diciassettenne Mauro Perrone, oppure i numerosi titoli vinti da Franco Zumin. È la prima volta che l'Asd regionale ospita e organizza il campionato italiano a squadre, preziosa opportunità per riunire e portare alla scoperta del territorio ben 16 associazioni provenienti da tutta Italia (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Campania, Calabria e Sicilia), ciascuna delle quali presenterà tre o quattro squadre di tre tiratori.
La gara dura mezza giornata e consiste in una vera e propria passeggiata nell'ambiente naturale con numerose soste nelle apposite piazzole, dove ciascun tiratore ha un minuto di tempo e un solo colpo a disposizione per centrare una specifica superficie di piccolo diametro (1,5 - 4 centimetri) su ciascuno dei bersagli presenti, collocati a una distanza variabile dai 9 ai 50 metri dalla postazione di tiro.
«È uno sport di estrema concentrazione, che richiede nervi saldi, costanza e un'attenzione continua anche fuori dal campo, quasi come una forma di yoga - commenta il presidente Marcello Voltolina - non solo teniamo un atteggiamento di riguardo verso la sicurezza pari a quello di un poligono militare, ma anche un'attenzione maniacale al rispetto dell'ambiente e all'inquinamento acustico. Le carabine non fanno più rumore di uno schiocco di dita, mentre i proiettili vengono immediatamente convogliati dopo ciascun colpo all'interno di raccoglitori posti attorno alla sagoma dei bersagli, grazie a un sistema che siamo stati i primi in Italia a sviluppare per evitare qualsiasi forma di inquinamento ambientale».
L'associazione ronchese ha anche in programma per il 27 ottobre una gara di beneficienza, i cui ricavati verranno devoluti all'associazione di volontari "dinAMICI", che in collaborazione con Asugi organizza progetti per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Fra le ambizioni per il futuro spicca il desiderio di poter acquisire un ulteriore campo, condizione necessaria per poter ospitare anche campionati italiani individuali e competizioni di respiro internazionale.
«Si tratta di un evento di gran prestigio per la comunità, per la città, ma soprattutto per il Friuli Venezia Giulia. Poter far arrivare a Ronchi dei Legionari tutta la nazione ci rende fieri di sopitare l’iniziativa. Faccio un plauso all'associazione che negli anni è cresciuta» commenta il sindaco Mauro Benvenuto.
«Crediamo nello sport e nella necessità di promuoverlo, poiché esso fa sì che la comunità stessa di persone cresca in sinergia, sia a livello sportivo che di benessere sociale», così in chiusura Benvenuto. Plaude anche l'assessore Bassi, che sottolinea: «Senza togliere niente agli sport che magari fanno più eco, abbiamo i massimi livelli di partecipazione e presenza nazionale di atleti locali anche nel field target, a riprova della vocazione sportiva totale della nostra città. Siamo qui oggi per dare sempre più luce a questo sport e sostenerlo il più possibile anche nel futuro».
Foto Bekesi, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
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