Capriva, l'opposizione bacchetta subito Sergon: «Basta slogan, ora deve lavorare»

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Capriva, l'opposizione bacchetta subito Sergon: «Basta slogan, ora deve lavorare»

Di Redazione • Pubblicato il 26 Giu 2024
Copertina per Capriva, l'opposizione bacchetta subito Sergon: «Basta slogan, ora deve lavorare»

La minoranza rompe il silenzio in attesa del primo consiglio comunale, atteso per domani: «Sergon ha perso un ulteriore 18% del consenso».

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Capriva del Friuli attende l'imminente, prima seduta del rinnovato consiglio comunale. Nell'attesa che il sindaco Daniele Sergon sciolga le riserve, annunciando la propria giunta, è il gruppo di minoranza Capriva migliore a rompere il silenzio e ad intervenire. In una nota, i neo-eletti consiglieri Maurizio Pecorari, Gualtiero Grion, Giovanna Rosini, Paolo Tonut ringraziano i 313 cittadini caprivesi che li hanno votati: «Rappresentano una manifestazione di fiducia importante per chi si presentava per la prima volta ad elezioni comunali».

Nella seduta di giovedì 27 giugno, convocata alle 18.30 in sala consiliare, ci saranno i passaggi di rito post-elezione ma anche il primo atto di sostanza: l'approvazione delle tariffe della Tassa sui rifiuti per l'anno 2024. Augurando buon lavoro al primo cittadino e alla sua squadra, la minoranza esprime «l’auspicio che entrambi siano all’altezza in termini di competenza ed autorevolezza: il lavoro che avranno davanti nei prossimi cinque anni sarà enorme».

Quindi la stoccata a Sergon: «L’aver abbandonato (nel vero senso della parola) il Comune negli ultimi tre anni per inseguire nuovi approdi politici e una candidatura in Regione mai arrivata, l’essere stato assente in tantissime riunioni di livello intercomunale (si trattasse delle società partecipate o dell’ambito socio-assistenziale dell’alto isontino), il fatto che la Comunità del Collio sia ancora un contenitore vuoto, il non aver attivato alcuna delle opere pubbliche (salvo il rifacimento di alcuni marciapiedi di pochissime vie paesane) pur finanziate in maniera importante dalla Regione, l’aver lasciato nel degrado e nell’abbandono Cimitero, strade e marciapiedi, richiedono un impegno che non può essere quello degli annunci di questi anni».

«Al di là delle parole e dei giudizi post-elezioni, rispetto al 2019 (quando sconfisse il centrodestra di Nadali, Dosso e Manera) Sergon ha perso un ulteriore 18% del consenso, a conferma che un’insoddisfazione di fondo era fondata. Adesso deve pensare a lavorare realmente per Capriva: in noi troverà persone serie che, nel rispetto del ruolo di opposizione affidatoci dagli elettori, penseranno in primis ai caprivesi, al paese e ai suoi problemi, senza farsi intimorire né ingannare da ipocriti appelli di “unità”. La democrazia richiede impegno e serietà, non slogan buoni per i social ma non per amministrare una comunità di più di millesettecento persone» conclude la civica.

Foto Adriano Fecchio

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