Capriva del Friuli, dalla pulizia del Versa ricavate 5 tonnellate di legname

Capriva del Friuli, dalla pulizia del Versa ricavate 5 tonnellate di legname

L'INTERVENTO

Capriva del Friuli, dalla pulizia del Versa ricavate 5 tonnellate di legname

Di redazione • Pubblicato il 14 Mar 2025
Copertina per Capriva del Friuli, dalla pulizia del Versa ricavate 5 tonnellate di legname

L'Amministrazione Comunale promuove la possibilità fornita dalla legge regionale del 2015. Il sindaco Sergon: «In questo modo riusciremo a preservare la vita ittica e dei molluschi del torrente»

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Sono 60 le tonnellate di legname di cui è stato ripulito l'alveo del torrente Versa nel Comune di Capriva del Friuli in questi mesi, che si aggiungono alle 30 dell'anno scorso: e forse se ne aggiungeranno altrettante anche nel 2026.

L'Amministrazione Comunale promuove la possibilità che da la legge regionale L.R. del 29 aprile 2015 n.11, e cioè quella di poter pulire gli alvei e gli argini dei corsi d’acqua fino a 5 tonnellate di legname a titolo personale. Per il fiume Versa, l’intera pratica è seguita dal Corpo Forestale Regionale ufficio di Gorizia.

«Per superare una situazione di criticità, ci siamo ispirati a quello che fino a 30 anni fa era semplicemente normale per i caprivesi, e cioè tenere pulito il proprio torrente: 'La Viarsa' - premette il Sindaco Daniele Sergon - in passato fino agli anni Ottanta si organizzavano vere e proprie giornate di pulizia da parte di gruppi e associazioni del paese, in cui molti caprivesi si rimboccavano le maniche per pulire il torrente».

Da questo ricordo personale, il Sindaco si è ispirato nel promuovere quello che la legge regionale attuale già permette. «In questo modo, riusciremo a ottenere il risultato di tenere pulito l'alveo da arbusti e alberi, salvaguardando alcuni alberi di specie autoctona e non infestante, ma che non siano idraulicamente pericolosi, mantenendo anche inalterata una area venatoria faunistica adiacente. Riusciremo poi a preservare la vita ittica e di molluschi del torrente non facendo entrare grandi macchine operatrici direttamente nell'alveo».

«Un costo per il pubblico che si trasforma in una risorsa per i privati», conclude Sergon, che nel ringraziare tutti i privati che hanno aderito, conferma l'attenzione verso gli alberi collassati, attualmente presenti nell'alveo.  

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