la celebrazione
Capriva capitale del Friuli per un giorno, in dono la bandiera di Pellegrini
La festa nel cuore del paese e nel centro civico. Oggi il 76% delle famiglie sceglie di far studiare friulano a scuola ai propri figli.
È stata una domenica di festa a Capriva del Friuli, dove ieri mattina si è tenuta la quarantaseiesima edizione della Fieste de Patrie dal Friûl: la ricorrenza che ogni anno, il 3 di aprile, celebra la nascita dello Stato Patriarcale friulano. Un’istituzione che, dal 1077 fino al XV secolo, riunì il Friuli e molti altri territori in un unico organismo statuale, che per l’epoca raggiunse forme di organizzazione civile molto avanzate. Evento che è cominciato già alle 9.30 con l’esposizione della bandiera del Friuli in via Dante Alighieri e con la musica festosa della Banda di Cormons.
Il tutto è stato seguito dalla santa messa presso la chiesa parrocchiale, durante la quale hanno trovato spazio anche letture e preghiere in lingua tedesca e slovena, accompagnati dal gruppo “Polifonico Caprivese” e, alla conclusione, dagli “Scampanotadôrs del goriziano”. Tra le bandierine gialle e blu, colori del Friuli, e i sorrisi delle persone, i festeggiamenti sono poi proseguiti presso il Centro civico, dove i gruppi folcloristici “Michele Grion” e “Primavera” si sono esibiti davanti alla folla.
Al termine dell’esibizione c’è stata la solenne lettura della bolla imperiale, rigorosamente in friulano, dal gruppo storico “Città di Palmanova”. Momento emozionante è stato la presentazione della bandiera del Friuli, realizzata a mano dall’artista marchigiano Francesco Pellegrini, ispirandosi al drappo originale custodito presso il Museo del Duomo di Udine. “Ci sono voluti dieci mesi di ricerca approfondita - così l'autore -, studi sulle fotografie, una visione diretta della bandiera originale, che purtroppo versa in condizioni molto delicate e non si può toccare, studi sulle tecniche adottate all’epoca per capire come fosse stata realizzata in origine e tanto impegno".
"Sono occorse più di duecento ore di lavoro, e forse qualche diottria, per un risultato che si avvicina abbastanza fedelmente all’originale”. Quindi c’è stato la consegna di un riconoscimento a Lucia Follador, direttrice del coro “VocinVolo – Ritmea” di Udine, protagonista del video 2023 dell’Inno ufficiale del Friuli e, a catena, i discorsi delle molte autorità presenti. “Questa è una bella e grande occasione per la comunità di Capriva del Friuli, che è non molto numerosa per numero di residenti ma è grande per quanto riguarda identità culturale e tradizioni" ha commentato il sindaco Daniele Sergon.
"Un pensiero va poi alle istituzioni, che hanno l’obbligo morale di tramandare l’identità e l’appartenenza di essere friulani ai giovani del territorio”. Presente alla cerimonia civile anche il presidente di Anci Fvg Dorino Favot, che ha commentato: “Questo è un evento dove tornano a galla alcuni valori sopiti, ad esempio quelli della nostra identità, cultura e storia, per non dimenticare il fatto che i nostri avi hanno avuto la capacità civica di organizzarsi in modo lungimirante in un’istituzione. Noi siamo una terra di confine ed è un nostro punto di forza, che ci guida per andare avanti".
"Siamo una Regione a statuto speciale e dobbiamo ricordarci, specialmente noi come amministratori, di tenere accesa la luce del faro della friulanità, guardando al futuro, fatto di crescita e di successi”.
"Ritengo sia importante creare momenti di riflessione sulla storia del Friuli, - ha sottolineato il presidente facente funzione dell'Arlef, Paolo Paron - pertanto le celebrazioni della Fieste e la ricorrenza del 3 aprile sono fondamentali, in quanto ci consentono di andare alle nostre radici, ma con un occhio sempre rivolto al futuro e alle nuove generazioni".
"Oggi il 76% delle famiglie sceglie di far studiare a scuola il friulano ai propri figli, e così facendo anche di consentire ai più piccoli di conoscere il passato e le tradizioni del territorio in cui vivono".
Dopo il pranzo nella storica cornice di Villa Russiz, hanno chiuso la giornata due visite guidate: alle 15 alla Fondazione Villa Russiz e alle 16.30 al Castello di Spessa.
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