la curiosità
Capriva attrae sempre più matrimoni, coppie da tutto il mondo sul Collio

La località del Collio attira sempre più coppie per le loro promesse d'amore, il Comune punta ad ampliare le location private sul suo territorio.
Il confronto con altre zone d’Italia potrebbe risultare impari, ma alla fine è un più che discreto successo quello registrato da Capriva come location per matrimoni. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentate le richieste di celebrazioni di cittadini residenti e non residenti in questo comune del Collio, che mette a disposizione municipio, Centro civico e la sua arena esterna. Alla fine, sono una ventina le celebrazioni civili che ogni anno si tengono qui, ma si contano anche location private come il Castello di Spessa.
«Già nel primo mandato - spiega il sindaco, Daniele Sergon - grazie alla funzionaria Fabiola Sfiligoi, abbiamo portato a termine l'iter burocratico per permettere i matrimoni civili anche in sale private come castelli e ville, chiaramente di prestigio storico culturale, che Capriva ha la fortuna di avere. È stato un iter non semplice, che poi è stato chiesto da più amministrazioni locali della provincia come riferimento. Il codice civile italiano non prevede matrimoni da film americano su spiagge, torrette di castelli o altro».
«Oggi - prosegue il primo cittadino - con la nuova funzionaria Roberta Faganel ci siamo spinti oltre, aprendo così anche ad altre location private che possono far richiesta e sposando anche nei weekend. Questo porta una ventina di matrimoni all'anno sul territorio del comune, con sposi che vengono da tutto il mondo: Brasile, Giappone, Russia, Colombia. Grazie alla disponibilità di consiglieri comunali e assessori, che a turno si mettono a disposizione per celebrare, abbiamo anche un introito che possiamo quantificare sulle migliaia di euro all’anno».
I non residenti, infatti, «pagano il servizio e, se fuori orario e fuori sede municipale, questo può arrivare anche a 500 euro. Questo porta alle volte centinaia di persone a determinati matrimoni, che chiaramente dormono anche fuori dalla sede prestabilita. Altri si sposano a Capriva perché è possibile farlo nel weekend e organizzano anche solo gli addobbi presso la fioreria locale, o il rinfresco». Sergon non nasconde di voler «organizzare e promuovere meglio l'indotto che muove un matrimonio verso le locali attività», senza stravolgere il sistema.
Per quanto riguarda alcuni aneddoti, il sindaco racconta: «Una coppia russa, prima della guerra, doveva scegliere tra Firenze e Capriva. Ha preferito il parco del centro civico di Capriva facendo venire da Firenze service per musica e allestimento… E finendo poi a brindare nella località di Russiz Superiore. Oppure l'architetto tedesco con 300 invitati che ha occupato mezzo Collio, oppure ancora un prossimo matrimonio che dire transfrontaliero è poco, perché dopo Capriva i festeggiamenti proseguiranno a Villa Vipolže».
Foto di form PxHere
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