LE REAZIONI
Caporalato in audizione, Konate su Miah: «Pena scontata nel 2021»
A rappresentare i Centri Islamici in Aula è stato solo Bou Konate. Bullian e Moretti: «Inaccettabile accostare i nostri nomi con caporalato».
Dopo la pubblicazione della notizia emersa nella conferenza stampa tenutasi in municipio stamane, nel primo pomeriggio di oggi, c’è stato un susseguirsi di telefonate alla nostra redazione nelle quali sono state espresse le reazioni agli attacchi che l’onorevole Cisint ha indirizzato a sinistra e Centri Islamici. «Sono stato io l’unico rappresentante dei Centri Islamici cittadini a parlare – sono le parole di Bou Konate – le altre due persone che erano con me avevano solo chiesto di accompagnarmi per poter conoscere da vicino l’aula consiliare regionale». Insieme a Konate, appunto, c’erano l’ex condannato Kabir Miah, ma anche Hossein Abdul.
Quindi il presidente onorario del Centro di via Duca D’Aosta difende il consigliere Bullian: «Non sapeva nulla di quella partecipazione, se c’è una responsabilità da attribuire, quella è la mia». «Comunque – motiva ancora Konate - Kabir Miah ha scontato la pena e dal settembre 2021 è un uomo libero. Ora ha diritto di fare una vita normale ed è ancora incredulo per la sua condanna. In prigione l’ha salvato la fede. Non è un bandito. Lo conosco da vent’anni e collabora con il Darus Salaam». Secondo Konate, l’unico obiettivo di Cisint è «Colpire Enrico che è l’unico in grado di vincere le prossime elezioni comunali. La destra lo sa bene, noi questi attacchi non li accettiamo». E ancora Konate: «Cisint fa una politica sporca cercando di sfruttare le persone e screditando le nostre associazioni». «Kabir ha incontrato molte volte Cisint, quando sono state convocate le nostre comunità in municipio – rivela Konate – come mai ora c’è questo accanimento contro di lui?».
«Se Bou Konate, l'unico intervenuto in commissione a nome delle associazioni islamiche monfalconesi, si è fatto accompagnare all'audizione di lunedì da questa persona che ha riportato una condanna definitiva a tre anni, scontata, per caporalato, allora Konate ha sbagliato senza se e senza ma. Non ci sono scusanti». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, Diego Moretti replicando alle affermazioni della parlamentare europea.
«Accostare il mio nome al caporalato è squallido e squalifica da solo chi lo fa – aggiunge il dem - non accetto lezioni da chi ha candidato nella sua coalizione uno che avrebbe tagliato le dita a chi non lo avesse votato, né da chi continua a difendere il Governo Meloni sul “Decreto vergogna”, che regala alla condannata Fincantieri milioni di euro a titolo di risarcimento per le cause d'amianto perse».
«È emblematico il come Cisint intende affrontare la campagna elettorale – evidenzia il capogruppo del Pd – su questi temi non solo non accetto lezioni, ma se sarò il candidato del Centrosinistra, me ne occuperò con tutte le mie forze mentre lei difende ancora il decreto vergogna». «Quanto al consigliere Calligaris che adesso parla di non meglio precisate modifiche regolamentari sulle audizioni – conclude Moretti - ricordo che è lo stesso che, di fronte a Casa Pound che interruppe i lavori di una Commissione, dichiarò che fosse per lui “sparerebbe ai migranti” (affermazione di cui si scusò qualche ora dopo, ma che resta nella storia della XII legislatura). Spiace che stavolta si alimenti la falsità e la menzogna pur di delegittimare avversari politici. Se sono questi i presupposti, c'è di che preoccuparsi».
«In commissione sono state ascoltate le associazioni e altre realtà – ribatte il consigliere regionale Enrico Bullian – non c’è nessuna responsabilità mia o del collega Moretti e non spettano a noi i controlli». Bullian riferisce inoltre di non essere stato a conoscenza del caso giudiziario. «Cisint amplifica e strumentalizza quanto accaduto – ancora Bullian – i Centri sono stati rappresentati da Konate, non ci sono stati altri interventi». «È inaccettabile accostarci al caporalato che con le nostre capacità abbiamo sempre combattuto e continueremo a farlo» così Bullian in chiusura.
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