«Capitale della cultura grande opportunità», Gorizia studia da Novi Sad

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«Capitale della cultura grande opportunità», Gorizia studia da Novi Sad

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 19 Nov 2022
Copertina per «Capitale della cultura grande opportunità», Gorizia studia da Novi Sad

La tavola rotonda dedicata alle iniziative in campo, partendo dal confronto con la Capitale Novi Sad.

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Cultura e musica sono state al centro del dibattito in un recente incontro al Grand Hotel Entourage di piazza Sant’Antonio, a Gorizia, partendo “Da Novi Sad 2022 a GO! 2025 attraverso la musica". L'evento, organizzata con il supporto di Informest, è stato moderato da Valentina Lo Surdo, conduttrice radiofonica e televisiva. Come ha sottolineato quest’ultima in apertura, si trattava di un’occasione importante per fare il punto sullo stato dell’arte in campo musicale in vista del 2025. La Capitale europea della cultura infatti sarà un’opportunità di valorizzazione della regione e della Goriška anche attraverso la musica.

“La cultura è un prezioso viatico imprenditoriale - così l'assessore alla cultura, Fabrizio Oreti -, visto il contesto in cui ci troviamo l’aspetto culturale è importante anche dal punto di vista economico, inoltre questo tipo di iniziative fanno nascere collaborazioni preziose per il 2025”. Gianfranco Marino, vicepresidente di Informest, ha poi spiegato che “questo è un progetto unico di integrazione e sviluppo. Lo scambio di conoscenze, la cooperazione tra paesi sono la base per il futuro. Importante è anche lo scambio di esperienze con Novi Sad, Capitale europea della cultura nel 2022”.

Da remoto, Maria Elisabetta Locchi ha portato i saluti del sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni, che ha voluto salutare in particolare Novi Sad, “prima città Capitale europea della cultura di un paese candidato a entrare nell’Unione europea. È importante sviluppare rapporti ricchi e armoniosi, e i rapporti storici tra Gorizia e Nova Gorica riflettono la storia dell’Europa”. Il consigliere del ministro sloveno Peter Baroš ha riconosciuto che “la Goriška già da anni porta avanti un processo di decentralizzazione nel settore della cultura, in particolare nell’ambito della musica".

"Nutriamo una grande speranza per il 2025, la Slovenia si collocherà sulla mappa non solo europea, ma mondiale. Il nostro Ministero starà a fianco al progetto, ci aspettano molte sfide”. L’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli ha confidato che “le aspettative in campo musicale sono altissime. La collaborazione è importante, perché uniti si vince e la musica è unificante da sempre. Già da qualche anno ci sono molte occasioni da cogliere assieme, se si desidera. Questa è una grande occasione per Gorizia, Nova Gorica, l’Fvg e la Slovenia intera. Se non sapremo approfittarne saremo degli sciocchi".

"Stare insieme è quello che le due città hanno deciso, solo scelte calate dall’alto possono intralciare questa decisione, come la chiusura delle frontiere durante la pandemia, ma anche in quel caso le due realtà sono più forti, come dimostra la foto dei due sindaci assieme alla Transalpina, un’immagine iconica. Il 2025 sarà un anno epocale. Borgo Castello sarà uno dei luoghi simbolo, infatti da lì si vede sia la Slovenia che l’Italia. Confidiamo di portare a termine i lavori entro la primavera del 2023". Sandra Sodini, direttore del Servizio relazioni internazionali e programmazione europea del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato quali sono le linee strategiche della cooperazione con la Slovenia in vista di GO! 2025.

“Già dal 2019 abbiamo iniziato a ragionare di un’agenda urbana unitaria - ha rilevato -. C’è bisogno di una programmazione integrata, dobbiamo collimare il trasporto e il turismo, bisogna integrare e offrire servizi transfrontalieri per il 2025. Auspico che ci sia collaborazione da parte di tutti”. Francesca Sibilla dell’Autorità di Gestione Italia-Slovenia ha illustrato le linee di intervento nel settore culturale del Programma Italia-Slovenia 2021-2027, mentre Gorazd Božič, direttore del javni zavod GO! 2025 ha svelato alcuni degli interventi nel settore musicale previsti dal Bid Book per GO! 2025.

In conclusione, Sara Vuletić, della Fondazione Novi Sad Capitale europea 2022, ha portato l’esperienza della capitale della Vojvodina. “Siamo contenti che l’esperienza di Novi Sad possa essere d’aiuto ai partner di Nova Gorica e Gorizia. Novi Sad sta portando a termine l’anno di Capitale europea. È stata una grande sfida. La musica ha avuto un grande ruolo: abbiamo collaborato col Teatro nazionale serbo, organizzando un concerto aperto a tutti. Abbiamo chiuso il boulevard principale della città al traffico per organizzare concerti di musica classica".

"Assieme a Dortmund abbiamo organizzato una maratona di Beethoven, anche negli spazi del famoso Exit Festival, nella fortezza di Petrovaradin. Ci sono stati molti cambiamenti grazie al progetto, la percezione della musica a Novi Sad, e generalmente in Serbia, è cambiata molto. Abbiamo organizzato nuove iniziative assieme ai giovani, sono sorti nuovi luoghi di cultura. Tutto questo deve rimanere anche quando quest’anno volgerà al termine, il nostro obiettivo non è impressionare e poi sparire” ha concluso.

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