la presentazione
Il nuovo logo di GO!2025, tre ragazzi ridisegnano la Capitale della cultura
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La nuova veste grafica ridefinisce il concept, il turchese simbolo dell'Isonzo.
La Capitale europea della cultura 2025 ha un nuovo logo. Dopo aver lanciato il bando nell’estate 2021, questa mattina è stato finalmente svelato il vincitore del concorso, che ha visto arrivare ai promotori dell’iniziativa - Gect Go e javni zavod GO!2025 - 67 diverse proposte per modificare l’immagine che riassume l’appuntamento internazionale che vedrà protagoniste Nova Gorica e Gorizia. Alla fine, a vincere è stato lo Studio But Maybe di Bologna, composto da: Michele Pastorello, Giulia Bardelli e Andrea Guccini.
I tre giovani grafici, con all’attivo già una decina d’anni di esperienza nella promozione della propria città, hanno così ottenuto il premio di 10mila euro, trovando il concept che da oggi in poi rappresenterà la Ecoc transfrontaliera. A giudicare l’opera è stata una commissione di esperti: Karl Stocker, storico e docente a Graz; Antono Bravo, direttore Promoturismo Fvg, Kaja Širok, storica del confine e già direttrice del zavod; Ettore Concetti, vincitore del concorso per Matera 2019; Maja Murenc, communication manager.
Un’emozione ancora più grande per Pastorello, originario di Trieste, con i professionisti presenti oggi in Casa Morassi per la presentazione ufficiale. A far trionfare la loro idea non è stata un’immagine singola, evidenziando come fosse praticamente impossibile riassumerete così le peculiarità di due città divise e unite dal confine, bensì un sistema di tipografie adattabili alle diverse esigenze. Si è così puntato sull’uso flessibile della typography, già adottata da agenzie di comunicazione a livello internazionale.
I giurati hanno valutato positivamente la facilità di lettura del font, che del logo "è solo la punta dell'iceberg". così Pastorello. "Abbiamo avuto la sincera volontà - le parole di Bardelli - di non ridurre la rappresenazione di una Capitale della cultura e delle due città insieme. La diversità è un elemento di empowerment". I criteri di valutazione hanno seguito le tracce dell'originalità, innovazione, inclusione e dell'aspetto "borderless", senza confini. In questo senso, il lavoro presentato ha centrato i temi della collaborazione e comunità. Il logo diventa quindi una forma che riassume tutti questi aspetti, declinabile in numerosi contetsi.
“All’inizio non nascondo che siamo stati perplessi - ha commentato il sindaco goriziano Rodolfo Ziberna - ma perché ci eravamo fermati solo all’immagine iniziale”. Piena adesione, quindi, alla scelta fatta così come si è espresso l’omologo di oltreconfine, Klemen Miklavič, sottolineando che questa grafica “avrà un eco internazionale e sarà uno dei loghi più belli di sempre delle Capitali europee della cultura”. Ottimismo condiviso dal presidente del Gect, Paolo Petiziol, raccontando che diversi artisti dall’estero lo hanno contatto a riguardo.
A caratterizzare il progetto è il colore turchese, come da bando, che rievoca le sfumature dell’Isonzo, mentre i caratteri sono con i contorni bianchi. Il tutto sarà diviso in tre tipi, partendo da quello base, destinato all’uso generale e concesso in uno sulla base del consenso scritto di GO!2025 e lo stesso Gect; quello “Area Epk”, che servirà a evidenziare che l’attività è inclusa nell’area del progetto GO! Borderless; e infine quello esclusivo del programma, concesso agli eventi inseriti nel bid-book e quelli che saranno integrati.
A dettagliare l’attribuzione e l’uso sarà un apposito regolamento, che sarà completato a giorni dai due enti. Soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del Gect, Romina Kocina, e durante la presentazione sono state anticipate possibili applicazioni concrete dell’elaborato, cinque diversi format fanno parte della proposta completa, andando a toccare non solo i diversi tipi di comunicazione ma anche gli ambiti specifici, ad esempio l’ambiente, nonché la personalizzazione per le campagne sui social media.
"Si tratta di un altro importante tassello lungo il percorso culturale e sociale che ci porterà alla Capitale europea della cultura, ma è anche un ulteriore passo in avanti nell'ambito di un progetto più ampio per rilanciare Gorizia" il commento del presidente della V commissione, Diego Bernardis.
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