Il ministro Sangiuliano a Gorizia, nodo assunzioni in Bsi: «Arriverà personale»

Il ministro Sangiuliano a Gorizia, nodo assunzioni in Bsi: «Arriverà personale»

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Il ministro Sangiuliano a Gorizia, nodo assunzioni in Bsi: «Arriverà personale»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 20 Mar 2023
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Stoccata a Franceschini: «Quando sono arrivato, il ministero era sotto organico». Mancato incontro con i sindacati in agitazione.

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È una scrivania affollata di progetti e richieste, quella che il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano avrà da stasera a Roma di ritorno da Gorizia. L’esponente del governo ha chiuso la propria visita in città passando per il municipio dopo la tappa a Nova Gorica, insieme all’omologa slovena Asta Vrečko, e in piazza Transalpina. Tra i faldoni più pesanti, sicuramente quello relativo al futuro della Biblioteca statale Isontina, su cui non sono state date rassicurazioni certe in termini di numeri e date.

“Non voglio fare polemica sul passato - ha commentato - ma ho trovato un ministero della cultura che ha visto un calo netto della pianta organica. Non so il perché, ma in tre mesi di lavoro ho varato un concorso e sappiamo che serve almeno un anno per espletarlo. Ho fatto anche scorrere le graduatorie e parte del personale andrà in Friuli Venezia Giulia. È comunque un situazione prodotta in un decennio”. Nel programma del ministro, inoltre, non c’è stato l’incontro con le rappresentanze sindacali come invece richiesto dalle stesse.

Ad accoglierlo all’ingresso di Palazzo Attems Santa Croce, comunque, c’era anche Massimo Bevilacqua, segretario regionale della Cisl Funzione pubblica, che ha avvicinato velocemente il ministro per ricordargli la tematica. Assenti, invece, tutte le altre sigle coinvolte nello stato di agitazione - Cgil Fp, Uil Pa e Confsal Unsa - e anche il direttore Luca Caburlotto. Guardando ai tanti temi in piedi, poi, ci sono i vincoli della Sovrintendenza su tante opere in essere, a partire dall’Epicenter sul confine in piazza Transalpina.

“Una norma ad hoc non è possibile - ha replicato Sangiuliano - ma posso sensibilizzare la Sovrintendenza, non ho problemi a parlarci affinché si facciano gli straordinari”. Già nei mesi scorsi, il sindaco Rodolfo Ziberna aveva auspicato l’arrivo di personale dedicato a seguire i cantieri di Gorizia, così da poter sbloccare in tempi rapidi diverse opere. Il primo cittadino, davanti alla Sala Bianca gremita di autorità e dalla giunta al completo, ha fatto appello anche per attuare strumenti come la Zona economica speciale e la Zese.

“Vogliamo riscrivere pagine per nuove relazioni tra la Regione e la Slovenia - così il sindaco -, la vocazione internazionale non è solo fornire una location ma anche puntare sulla formazione”. Appello a portare la voce del territorio a Bruxelles è arrivato dal presidente del Gect, Paolo Petiziol, mentre l’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli ha ricordato di aver chiesto di inserire anche Aquileia nel breve tour di oggi, toccando anche Borgo Castello. “Rispetto a prima - ha quindi evidenziato - mi sembra strano oggi aver trovato un ministro che sa ascoltare”.

Non sono mancati i riferimenti al precedente vertice del dicastero, Dario Franceschini, ricordando anche di avergli chiesto più volte un incontro su Go! 2025 ma senza risposte. Il governatore Massimiliano Fedriga, dal canto suo, ha rimarcato che questo “non è un percorso del Friuli Venezia Giulia o di Gorizia ma europeo, avremo addosso i riflettori di tutti. Noi siamo terra al confine del popolo latino, germanico e slavo, la parte culturale sta alla base di tutto”. Aspetto, questo ripreso più volte dallo stesso ministro, che ha ricevuto una copia della Commedia di Cossovel e il sigillo della Regione.

Ricordando grandi autori irredentisti che si sono intrecciati con la città, come Scipio Slataper, ha rilevato che “la cultura nazionale ha tantissimi affluenti che si vanno a ricongiungere. Solitamente, quando si pensa alla cultura italiana si fa riferimento alla Toscana ma bisogna iniziare a pensare anche al Friuli Venezia Giulia”. Serve quindi “un punto d’irradiamento della nostra cultura, pronta a dialogare con gli altri. Qui ci sono musei che possono avere importanza nazionale. Da domani lavoreremo con un cronoprogramma preciso”.

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