Cantiere pronto a partire in piazza Transalpina, tutte le modifiche sul confine

Cantiere in piazza Transalpina da febbraio, tutte le modifiche sul confine

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Cantiere in piazza Transalpina da febbraio, tutte le modifiche sul confine

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 17 Gen 2024
Copertina per Cantiere in piazza Transalpina da febbraio, tutte le modifiche sul confine

Illustrato il piano del cantiere tra Gorizia e Nova Gorica. Il sindaco Ziberna: «Con cantiere finito, interverremo suo passaggio dei mezzi pesanti a Montesanto».

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Partiranno nel mese di febbraio i lavori di riqualificazione dell’area intorno alla stazione della Transalpina, che include anche il cosiddetto “Tridente di Max Fabiani” composto da un tratto delle vie Caprin, Luzzato e Foscolo. Un’area transfrontaliera tra Gorizia e Nova Gorica che, poiché nel 2025 rappresenterà il cuore delle attività della Capitale europea della cultura, è oggetto di ben sei importanti investimenti da parte, oltre che dei due comuni confinanti Nova Gorica e Gorizia, anche del Gect Go, della Repubblica slovena e delle Ferrovie slovene.

I cantieri riguarderanno un luogo non solo fortemente simbolico, ma anche un nodo viario di una certa importanza sia per il trasporto urbano che per quello ferroviario. Inevitabili, quindi, le ripercussioni sul traffico e i disagi per i residenti, nonostante le intenzioni dei diversi enti coinvolti. «Malgrado le dimensioni del cantiere, i lavori saranno eseguiti cercando di provocare il minor impatto possibile sulla popolazione», ha rassicurato più volte, questa mattina, il sindaco di Nova Gorica Samo Turel.

«A presentare i lavori che riguarderanno esclusivamente l’ammodernamento della stazione e della rete ferroviaria sarà direttamente la ministra slovena delle Infrastrutture Alenka Bratušek – l’annuncio di Turel – che verrà in visita il prossimo primo febbraio». A dimostrazione della complessità degli interventi, il primo cittadino sloveno ha anche spiegato che le varie imprese coinvolte nei diversi cantieri si stanno già incontrando a cadenza settimanale, con il fine di coordinarsi per ridurre al minimo l’inevitabile impatto dei lavori sulla vita quotidiana.

D’altro canto, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ha voluto ricordare che «Go Borderless è proprio questo!». Secondo Ziberna, infatti, «questi disagi rappresentano uno stress da crescita: stiamo realizzando in Europa un esempio di come due città appartenenti a due Stati diversi riescano a utilizzare norme diverse per crescere insieme».

In merito ai disagi, il vicedirettore del Gect Tomaž Konrad ha anticipato che i cantieri, fatta eccezione per la fase della ripavimentazione, garantiranno sempre la circolazione dei pedoni per l’accesso alla stazione, mentre per i veicoli è prevista l’attivazione di semafori per la gestione di sensi unici alternati. Inevitabile, invece, la sospensione delle fermate dell’autobus di fronte alla stazione, sia per quanto riguarda le linee gestite dall’Apt, sia quelle gestite da Nomago.

«Durante i lavori – ha spiegato l’assessore di Nova Gorica ai Trasporti, Jernej Kogoj – la linea transfrontaliera percorrerà quindi via Erjavčeva, a Nova Gorica, e quella contigua in Italia, via San Gabriele, senza più girare verso la stazione in entrambi i sensi di marcia».

Non solo. Per il sindaco di Gorizia, questo «stress di crescita» rappresenta anche l’occasione ideale per intervenire sull’annosa questione del traffico pesante nel quartiere di Monte Santo: «Quando i lavori saranno conclusi, in coordinamento con la controparte slovena interverremo per annullare il passaggio dei mezzi pesanti che da via Montesanto raggiungono Nova Gorizia, venendo incontro alle numerose richieste avanzate dai residenti dell’area».

La tabella di marcia dei lavori, però, è fittissima, e prevede per quasi tutti i cantieri la conclusione entro dicembre. Salvo imprevisti. «L’unica vera deadline – ha aggiunto Konrad – è quella rappresentata dalla data dell’inaugurazione di Go! 2025, l’8 febbraio del prossimo anno».

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