i lavori
Cantiere alla casa di riposo entro l'anno con i fondi della Regione, Farra scommette sul progetto
Il sindaco Turchetto ha incontrato l'assessore Roberti per fare il punto, servono oltre 400mila euro.
Sono tre i punti su cui sta premendo l’amministrazione comunale di Farra d’Isonzo per poterne sbloccare la riqualificazione. Si tratta della casa albergo “Contessa Beretta”, l’ex caserma “Enrico Toti” e il municipio, tutti necessitanti di ingenti risorse economiche su cui potrebbe intervenire presto la Regione. Di questo si è parlato ieri mattina nell’incontro tra il sindaco Stefano Turchetto, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, e il presidente della V commissione Diego Bernardis (nella foto), iniziando a delineare il possibile coinvolgimento di Trieste sui temi più caldi. A partire dalla struttura per anziani.
“È una progettualità virtuosa - spiega il primo cittadino -, anche perché l’intervento principale è quello di cui si parla da tempo sulla casa di riposo, in disuso da alcuni anni dopo dei problemi con l’ente gestore. Ora è chiusa e c’è un progetto di riqualificazione per ospitare dei disabili gravi e gravissimi”. C’è anche già l’assenso dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi), nonché il finanziamento per redigere il piano definito-esecutivo. Il tutto costerà 470mila euro ed è già “cantierabile già quest’anno, ma abbiamo bisogno delle risorse”. Dalla somma “va tolto il contributo già ricevuto per la progettazione definitiva di 40mila euro”.
Nell’opera è stata coinvolta anche il Cisi, che seguirebbe i ragazzi ospitati nella struttura, il quale “si è sempre dimostrato disponibile a compartecipare alla spesa per la riqualificazione”. C’è anche il progetto preliminare per la ristrutturazione del palazzo municipale, risalente al Settecento, “su cui ci sono degli interventi molto pesanti da attuare, come il tetto che va completamene rifatto”. Qui la stima è di oltre un milione di euro: “Il piano definito sarebbe a carico del Comune, per poi individuare un lotto funzionale per partire”. Questo per far partire finalmente l’opera, raccogliendo successivamente i finanziamenti per pagare anche gli altri lotti.
I lavori, però, appaiono ancora un po’ lontani, anche se è innegabile la necessità di farli. Più veloce, invece, il discorso sulla casa di riposo: “Se abbiamo il finanziamento, il cantiere parte già quest’anno”. Con la Regione è stata anche discussa la “criticità dell’area degradata dell’ex caserma, sulla Mainizza, che per metà è ancora di proprietà del demanio militare” mentre l’altra spetta al Comune. Questo impedisce di formulare una riconversione concreta, come potrebbe essere una cessione della metà del Demanio all’amministrazione locale, per poi provvedere alla bonifica e a una possibile vendita. “Siamo pronti con delle idee ma l’area non è nostra”.
Roberti è stato anche aggiornato sull’avanzamento dei lavori al Museo della civiltà contadina, oggetto di finanziamento regionale - attraverso l’Uti - l’anno scorso per l’adeguamento degli impianti, antincendio e accessibilità. Attualmente, l’iter è seguito dall’Edr, che sta affidando la progettazione definitiva. “Abbiamo già i fondi per tutto e siamo a un passo dall’avvio del cantiere”. Plaude all’iniziativa anche Bernardis, che vede nei vari progetti un vantaggio per “tutto il territorio goriziano. Ci sono, ad esempio, dei tratti ciclabili che potrebbero inserirsi in un più strutturato itinerario, dove far provare alcune delle eccellenze vitivinicole e gastronomiche del luogo".
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.