Campus e lavori nelle scuole, cantieri per oltre 81 milioni in provincia di Gorizia

Stanziati in tutto 217 milioni di euro per 119 interventi su tutta la regione dal prossimo anno al 2026, oltre 70 milioni per i campus di Gorizia e Monfalcone.

Ristrutturazioni e ampliamenti, miglioramento degli spazi, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico e, ancora, la progettazione e la costruzione di nuovi edifici e di campus studenteschi. Sono 119 gli interventi di edilizia scolastica in tutto il Friuli Venezia Giulia per un investimento di 217 milioni di euro nel programma regionale 2024-26. I progetti da realizzare sono stati individuati e approvati dalle Conferenze territoriali per l'edilizia scolastica e i fondi disponibili reperiti attraverso risorse regionali, europee e cofinanziamenti collegati.

A Gorizia gli interventi programmati sommano circa 81,5 milioni di euro. Di questi, 10,1 milioni di fondi regionali serviranno per l'efficientamento energetico dell'Istituto Einaudi di Staranzano e del Pertini di Monfalcone, nonché per la manutenzione straordinaria dei serramenti della palestra e dell'edificio dello stesso Einaudi. Altri 71,4 milioni circa (tra fondi regionali, Fesr e ulteriori stanziamenti) andranno al Campus scolastico di Gorizia nell'ex ospedale civile (nella foto) e a quello di Monfalcone per ospitare il liceo Buonarroti, incluso il piano di manutenzione straordinaria per l'efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici esistenti.

Inoltre, prossimamente sarà nel programma 2024-26 anche l'adeguamento sismico ed efficientamento energetico del Malignani a Cervignano del Friuli, con 11 milioni da fondi regionali. "Insieme al territorio - ha commentato l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen -, stiamo lavorando per mettere a disposizione dei nostri studenti scuole sempre più sicure, accoglienti e moderne, adoperando tutte le risorse disponibili. Risulta altrettanto necessario progettare bene i punti di erogazione del servizio scolastico non certo per rispondere ad una pressione demografica inesistente, ma per soddisfare le esigenze di una didattica e di una società profondamente cambiate".

Per la collega delegata alle Infrastrutture, Cristina Amirante, "la necessità di rigenerazione del patrimonio scolastico deriva da una esigenza essenziale di messa in sicurezza sismica degli edifici ma anche dal bisogno di ridurre emissioni e sprechi energetici per trasformare gli edifici scolastici in luoghi confortevoli, contemporanei e sostenibili".

Foto Tibaldi

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