l'incontro
Campus nell'ex ospedale di Gorizia, aule e studenti trasferiti nel 2028
Il confronto aperto ai cittadini ieri sera a San Rocco, illustrando il progetto e risvolti futuri. Sollevati dubbi sullo spopolamento del centro.
È probabilmente l’investimento più oneroso, lungo in prospettiva e discusso che ci sia attualmente su Gorizia. L’obiettivo di trasformare l’ex ospedale di via Vittorio Veneto in un polo scolastico, trasferendovi qui i licei Slataper e l’Istituto Galilei-Fermi-Pacassi, è stato al centro dell’incontro tenutosi ieri sera da I Visionari in sala Incontro a San Rocco, che ha visto la platea - con ben pochi giovani ma molti possibili nonni e genitori - ascoltare i dettagli del progetto direttamente dalla voce dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante.
Un "ritorno a casa" per l’esponente della giunta Fedriga, natia proprio del borgo - nel cui perimetro rientra peraltro l’ex nosocomio - ma da tempo trasferitasi a Pordenone. Un immobile, quello che dovrà essere oggetto di intervento dapprima con la demolizione e poi la ricostruzione, che giace nell’abbandono ormai dal 2008, quando quel 5 dicembre smise ufficialmente di essere in funzione. A 20 anni di distanza, l’area potrebbe così riavere una centralità, come spiegato da Amirante: la prima parte dovrà essere conclusa entro il 2028.
Un vincolo imposto dai fondi comunitari attinti per la progettazione e futura realizzazione, non legati comunque al Pnrr bensì al programma Por-Fesr. Con la prima parte attuata del masterplan, quindi, si andranno a trasferire qui gli studenti dello Slataper - attualmente 589 ragazzi - in un fabbricato completamente nuovo e dotato di servizi accessori come palestre, auditorium, biblioteca, mensa e altro. Successivamente toccherà al Galilei (che conta oggi 721 iscritti) ma, come ha spiegato sempre l’assessore, su questo passaggio non ci sono ancora i fondi per la progettazione.
«È vero che ci sono altri siti in disuso a Gorizia - ha rilevato - ma servono caratteristiche idonee per ospitare scuole e attrezzature. L’ex ospedale non è vincolato e avrebbe spazio anche per un eventuale terzo istituto». Alla base di tutto c’è l’esigenza di migliorare la sicurezza anti-sismica dei due attuali plessi: tra gli immobili non soggetti a parametri della Sovrintendenza, quello di via Diaz è quello con l’indice più basso, seguito dal complesso di via Puccini. Demolirli e ricostruirli in loco, però, sarebbe troppo dispendioso per la Regione.
Non sono mancate le voci critiche, a partire dal moderatore Adelino Adami, ponendo all’attenzione il conseguente svuotamento del centro. L’assessore ha replicato che anche in altre città del Friuli Venezia Giulia, i campus studenteschi sono in zone decentrate, mentre sul futuro degli attuali immobili la vicesindaca Chiara Gatta non ha escluso che possano essere inseriti nel piano comunale di alienazioni. L’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti, ha poi rilevato che la nuova viabilità sarà collegata a quella della futura piazza della Casa Rossa.
In ogni caso, l’arrivo in via Vittorio Veneto di centinaia di studenti appare ancora lontano, prevedendo di ultimare la prima parte di campus solo nel 2028. A nome del Galilei, è intervenuto quindi il dirigente Alessandro Puzzi: se da un lato sono graditi gli investimenti sulle scuole, dall’altra ha espresso il timore per la vicinanza con strutture sanitarie e per il trasferimento e ammodernamento dei propri laboratori: «Noi siamo scuola tecnica e speriamo che le amministrazioni terranno conto anche delle nostre esigenze».
Pur senza sbilanciarsi, il presidente dell’Ascom Gianluca Madriz ha guardato positivamente al progetto, guardando comunque al futuro degli immobili che si svuoteranno e proponendo una loro demolizione per il ritorno del verde. Particolarmente perplesso si è invece dimostrato l’architetto Romano Schnabl: «Ho il vago sospetto che stiamo parlando fuori tempo limite». A chiudere la serata sono stati alcuni interventi di cittadini, sia pro che contro, tra cui quelli dei consiglieri comunali Laura Fasiolo, Franco Zotti e Andrea Tomasella.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.