La campanella torna a suonare alla Perco, riparte l'anno scolastico a Gorizia

La campanella torna a suonare alla Perco, riparte l'anno scolastico a Gorizia

L'inaugurazione

La campanella torna a suonare alla Perco, riparte l'anno scolastico a Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 09 Set 2024
Copertina per La campanella torna a suonare alla Perco, riparte l'anno scolastico a Gorizia

Rientrano oggi nella sede di via Romana i 137 alunni della scuola di Lucinico. Investiti quasi 2 milioni e mezzo di euro per adeguamento sismico.

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La prima campanella di questa mattina, suonata per una parte degli alunni delle scuole primarie e medie di Gorizia, ha echeggiato anche negli ambienti della scuola Perco di Lucinico, nuovamente affollata degli studenti che, lo scorso anno, sono dovuti migrare nell’edificio di via Udine per consentire la realizzazione dei lavori antisismici nella struttura di via Romana. Si è così completato un nuovo tassello dell’operazione sicurezza avviata dal Comune e resa possibile in questo caso dai mutui Bei 2018 della Banca europea, 2,4 milioni di euro ottenuti dal Comune grazie al supporto della Regione.

I lavori sono stati condotti dall’impresa Alpina Costruzioni di Tarcento con i progettisti del Raggruppamento Temporaneo Professionisti In.Ar.Co srl di Udine, AB&P Engineering di Pordenone e la geologa Daniela Croce di Udine. Un anno la durata prevista per gli interventi che si sono conclusi seguendo perfettamente il cronoprogramma e che hanno riguardato, oltre alla staticità dell’edificio, anche un rimodernamento dei servizi igienici grazie alla sostituzione delle tramezze con nuove partizioni in cartongesso.

Ulteriori lavori hanno interessato la demolizione del solaio di pavimento delle aule al piano terra, il rinforzo delle fondazioni esistenti, la realizzazione di contropareti all’interno dell’auditorium a gradoni, ma anche l’introduzione di nuove pareti in muratura armata per resistere alle azioni orizzontali, il ripristino e rinforzo dei pilastri del colonnato centrale del corpo pluripiano, l’aggiunta di due pilastri tubolari in acciaio a sostegno della porzione in muratura dell’auditorium, il rinforzo delle pareti non strutturali, il controventamento dei controsoffitti e la sostituzione dei parapetti fuori norma.

Una piccola cerimonia ha salutato la riconsegna della scuola a alunni, corpo docente, ausiliari e amministrativi che si sono riuniti nell’auditorium d’ingresso per il taglio del nastro cui hanno preso parte il sindaco Rodolfo Ziberna, gli assessori comunali ai Servizi Educativi Silvana Romano, ai Lavori pubblici Sarah Fulisetti, al Decentramento e rilancio dei quartieri Maurizio Negro e il consigliere comunale Andrea Tomasella. Nelle sue parole e rivolgendosi direttamente agli studenti, il primo cittadino ha posto l’accento sull’importanza della sicurezza scolastica per la crescita e l’educazione dei ragazzi stessi, aspetto condiviso dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Mauro Panatanali che ha sottolineato la necessità del coinvolgimento di tutte le istituzioni per il raggiungimento di risultati pari a quello di oggi.

L’impegno nella crescita del settore educativo da parte della Regione è stato espresso dal consigliere Diego Bernardis che ha menzionato la disponibilità di 60 milioni di euro per il sostegno all’intero sistema scolastico regionale cui si aggiungono i fondi del Fse per il potenziamento didattico. La benedizione dell’edificio da parte del parroco di Lucinico don Moris Tonso è stata preceduta dal saluto della dirigente Alessandra Putortì che, oltre a ringraziare il Comune per l’attenzione alla sicurezza, ha espresso la propria gratitudine per la concessione degli armadietti utili ai ragazzi per applicare pienamente la Dada (Didattica per ambienti di apprendimento).

Avviata in forma sperimentale lo scorso anno, si tratta di un tipo di didattica che porterà i 137 alunni delle 7 classi che compongono l’istituto a spostarsi in aule diverse e specificamente attrezzate a seconda delle discipline. Nella sperimentazione rientra appunto l’adozione degli armadietti che, secondo il modello americano, permetteranno ai ragazzi di organizzare il materiale di studio senza la necessità di una spola continua per quaderni e libri che potranno essere lasciati a scuola e portati a casa nel momento di effettiva necessità.

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