Camminare per parlare di politica, l'ex ministro Barca sul confine di Gorizia

Camminare per parlare di politica, l'ex ministro Barca sul confine di Gorizia

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Camminare per parlare di politica, l'ex ministro Barca sul confine di Gorizia

Di REdazione • Pubblicato il 02 Giu 2024
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Ieri i partecipanti hanno ragionato sulla gestione partecipata dei beni comuni, dall'acqua all’energia, concludendo il cammino iniziato a Monfalcone.

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La tappa finale di Territori in Movimento, la prima "scuola di politica senza poltrone", si è svolta tra Nova Gorica, dove il gruppo è arrivato sabato primo giugno partendo da Merna in Slovenia, e Gorizia. Nella giornata di ieri, i partecipanti hanno ragionato sulla gestione partecipata dei beni comuni, dall'acqua all’energia, con Giovanni Carrosio, docente universitario e componente del Comitato scientifico del Forum Disuguaglianze e Diversità, e Massimo Moretuzzo, segretario del Patto per l'Autonomia. Temi più che mai attuali, che stanno interessando, proprio in questo periodo, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Le tappe finali sono state scelte in considerazione di Go2025: per la prima volta due città transfrontaliere nominate insieme Capitale europea della cultura, ma paradossalmente con il confine che le divide ripristinato all’improvviso. Ed è così che presso il circolo ARCI GONG l'incontro, organizzato insieme a Forum Gorizia, è incentrato sui temi della cooperazione politica transfrontaliera, sulla costruzione di comunità facendo cultura. Luigi Nacci, scrittore e viandante, ideatore del percorso della scuola, insieme a Duna Viezzoli ed Ezio Benedetti, esperti in cooperazione e progettazione, hanno portato avanti la riflessione sul confine e sul tema della cultura.

A Fabrizio Barca, economista, ex ministro e attualmente coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, è stato affidato il compito di tirare le fila di questi quattro giorni in cammino, incentrati sui temi chiave del nostro tempo: migrazioni, cambiamenti climatici, partecipazione. Il souvenir che le e i partecipanti porteranno con sé rientrando a casa è un oggetto di contrabbando proveniente dal futuro, che ciascuna ha immaginato durante il cammino in uno scenario utopico o distopico. Un esercizio di fantasia che permette di interrogarsi su quale sarà il futuro dei nostri territori, dei nostri confini, della nostra società.

L’iniziativa, organizzata dal Patto per l’Autonomia, vanta un partenariato forte: l’European Free Alliance e l’European Municipalist Network a livello internazionale, il Forum Disuguaglianze e Diversità e Ti Candido come partner italiani, fino ai soggetti territoriali quali Forum Gorizia, Adesso Trieste e Quadrifoglio Udine. Sul percorso, ideato da Luigi Nacci, scrittore e viandante, si sono messi in cammino anche nomi illustri come Fabrizio Barca, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità e già ministro per la coesione territoriale; Miriam Giovanzana, di AltraEconomia, Terre di Mezzo e Fa’ la cosa giusta, Raoul Tiraboschi, vicepresidente Slow Food Italia, guidati da Riccardo Carnovalini, fotografo di spicco e viandante, esploratore a piedi dell’Italia e dell’Europa.

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