L'incontro con il sindaco
Cambio al vertice di Cuore amico a Goriza, obiettivo riaprire la sede per visite ed esami
Il cardiologo Roberto Marini è il nuovo presidente dell'associazione. L'incontro con l'amministrazione per fare il punto in città.
“Le porte del Comune saranno sempre aperte per questa associazione che dà tanto a Gorizia e rappresenta una grande ricchezza per la nostra comunità”. Con queste parole il sindaco, Rodolfo Ziberna, insieme all’assessore al welfare, Silvana Romano, ha accolto il nuovo presidente di Cuore amico, Roberto Marini, che, in questi giorni si è presentato ai rappresentanti locali delle istituzioni, fra cui il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello cui il neo presidente di Cuore amico ha rivolto un ringraziamento particolare per la disponibilità, qualora la situazione lo consentisse di poter utilizzare la sala conferenze della Prefettura.
Marini è subentrato a Roberto Faggioli, alla scadenza del mandato triennale di quest’ultimo che continuerà a supportare l’associazione come vicepresidente. Gli altri membri del neo eletto direttivo sono, Vincenzo Greco, tesoriere, Immacolata Liguori, segretaria e Sandra Medeot consigliere e Carla Vrech, infermiera consigliere.
“Ho avuto modo di seguire l’attività di Cuore amico anche grazie alla straordinaria opera di sensibilizzazione dei suoi volontari, a partire proprio da Carla - ha sottolineato il sindaco - che, insieme ai presidenti si sono spesi molto per far conoscere le attività di prevenzione socio sanitaria ai cittadini. Quindi un grazie da parte della città a tutti i componenti passati e presenti di Cuore amico e un augurio di buon lavoro a neo presidente che, ne sono certo, saprà distinguersi come hanno fatto coloro che lo hanno preceduto. Del resto, il suo curriculum ne evidenzia l’autorevolezza”.
Noto cardiologo e nefrologo goriziano, Marini, per 35 anni ha svolto l’incarico di assistente, poi di aiuto medico e quindi di dirigente medico presso l’unità coronarica di cardiologia del nosocomio goriziano e, da più di due anni, riveste a Trieste il ruolo di responsabile della cardiologia del policlinico triestino Salus, nonchè segretario regionale dei cardiologi riabilitatori ospedalieri di Trieste-Udine-Gorizia e Pordenone.
Durante l’incontro, ringraziando il direttivo e ricordando la straordinaria attività il primario, oggi a riposo, Mario Sganghero, per tanti anni presidente di Cuore amico, ha esposto le quattro future linee operative che spererebbe poter attuare, appena l’emergenza in atto dovesse consentirlo nei suoi tre annidi mandato. La prima risulta essere quella di re-incontrare le associazioni di cardiopatici di Trieste, di Nova Goric e quella di Klagenfurt, analizzando esperienze e criticità comuni.
La seconda quella di proseguire le visite con l'ambulanza di proprietà nei giardini Gorizia, nonché a Gradisca, Cormons, Romans, Grado e Villesse dove si eseguirebbero le usuali ed aggiornate valutazioni e screening preventivi sul posto con la analisi dei fattori di rischio, affiancando passeggiate sul posto ed anche utilizzando la disponibilità di medici e del personale infermieristico della cardiologia di Gorizia e Monfalcone diretta da Geraldina Lardieri con la quale si collabora attivamente da anni sperando inoltre, qualora la disponibilità economica lo consentisse, di fornire strumentazioni alla locale Unità operativa.
Per il dottor Marini, molto importante anche la ripresa dell’attività fisica guidata, sotto controllo infermieristico e/o di fisioterapista, di mantenimento dei cardiopatici che precedentemente sono stati trattati, dimessi e seguiti ambulatoriamente e/o in palestra dalla locale cardiologia di Gorizia/Monfalcone, nella la palestra dell'Unione ginnastica goriziana. Infine, il recupero dell'attività di visite ed esami presso la sede di via Cipriani 71 (nella foto), unitamente alle conferenze di Estate Serena che si tenevano a luglio ed agosto. "Si tratta di un programma ambizioso - ha concluso il dottor Marini - un programma ambizioso, ma mi auguro di completarlo in questi tre anni di mandato sperando di lasciare presto alle spalle la pandemia,che ora ci paralizza totalmente”.