Museo Epic e la Super osmiza, ecco come cambia il confine di Gorizia

Museo Epic e la Super osmiza, ecco come cambia il confine di Gorizia

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Museo Epic e la Super osmiza, ecco come cambia il confine di Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 08 Nov 2023
Copertina per Museo Epic e la Super osmiza, ecco come cambia il confine di Gorizia

La serie di interventi fa parte di un piano generale da 118 milioni di euro, nell'area che ospitava edifici delle Ferrovie slovene nasceranno nuove attività.

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La nuova piazza Transalpina è certamente l’elemento centrale del “nuovo” confine di Gorizia e Nova Gorica, ma attorno nasceranno nuove opere. Il grande progetto di riqualificazione, dal valore complessivo di 10 milioni di euro, prevede infatti una vera e propria rivoluzione per questa cerniera tra Italia e Slovenia, con l’obiettivo ambizioso di concludere il grosso dell’opera entro il 2025. Per l’inizio della Capitale europea della cultura, infatti, Gect e i due Comuni vogliono restituire una zona pressoché ultimata.

In tutto, sono quattro le aree di intervento (piazzale della Transalpina con il Tridente, l’area verde verso il valico di San Gabriele, Epic e Super 8) e 15 mesi a disposizione. “La documentazione per la piazza e Tridente è pronta per il secondo step - ha spiegato il vicedirettore del Gruppo di cooperazione, Tomaž Konrad -. Partire entro fine anno con la gara e, per febbraio, ci sarà l’inizio dei lavori”. Per quanto riguarda le altre due parti, invece, la progettazione definitiva sarà pronta per fine anno, a cui seguirà quindi la gara.

Dal punto di vista progettuale, la piazza sarà composta da pietra Repen del Carso, non andando a toccare il mosaico posto al centro della piazza. Questo verrà quindi inglobato nella nuova pavimentazione. Saranno rimosse le strutture bianche con le foto dell’ingresso della Slovenia nell’Ue, ormai sbiadite, e affidate ai due Comuni per decidere cosa farne. Verranno quindi poste cinque aste di bandiere (con quella comunitaria al centro) e, sul muro esistente che segna il confine di Stato, verrà sistemata per tratti una seduta con sedile in legno.

Se attuato pienamente, il progetto trasformerà quindi questo angolo ancora oggi marginale tra le due città in un centro pulsante per entrambe. Due importanti opere in cantiere sono l’Epic e la Super 8, ambe collocate lungo Kolodovorska pot che porta dalla Transalpina a Salcano. Il primo sarà il Museo della storia di questo confine nel corso degli anni, la cui direzione è stata affidata al curatore del Goriški muzej, Marko Klavora, da realizzare nel capannone di proprietà delle Ferrovie slovene (nella foto). Un grande spazio che sarà la summa dei musei già presenti.

Originariamente ideato proprio sul confine tra Italia e Slovenia, le difficoltà di progettazione hanno costretto Nova Gorica a ripensare la struttura. Sarà quindi a ridosso dell’area dei binari, che sarà a sua volta trasformata: nel progetto di riqualificazione dello scalo, Lubiana ha predisposto il mantenimento di sole quattro linee, con il prossimo trasferimento del traffico merci a Vrtojba. Un sottopassaggio, dal valore complessivo di 50 milioni di euro, permetterà di raggiungere la stazione direttamente dall’area retrostante, lungo Prvomajska ulica.

Accanto all’Epic, ci sarà anche un nuovo ristorante, dal nome già suggestivo: Super 8, ossia Super osmiza. Nome che deriva dalle origini stesse di questi locali: nell’impero asburgico, gli abitanti del Carso potevano vendere liberamente in casa i propri prodotti per otto giorni. Da lì, la nascita del termine osmiza, osem in sloveno, ma non ci saranno vincoli temporali per questa nuova apertura. L’idea è quella di creare una struttura con i migliori prodotti della zona, all’interno degli spazi dell’ex Svtk, sempre di proprietà delle Slovenske železnice.

Questi due punti saranno certamente i più rilevanti per l’offerta turistica, ma il progetto completo prevede diversi altri interventi saranno al servizio della comunità. Opere che non saranno tutte ultimate entro il 2025, come preannunciato dagli stessi progettisti, ma che potranno essere distribuite fino al 2030. Sicuramente, si punterà a ultimare per tempo la rinnovata fascia verde, arricchita da una trentina di nuovi alberi. Saranno rialberate anche le vie del Tridente, con il capolinea dell’autobus spostato da via Caprin a via Foscolo.

In ogni caso, questa non sarà la sola zona di confine interessata da lavori, allegando il raggio d’azione anche al triangolo verde che include Castello di Gorizia, Rafut e Castagnavizza. Un piano ancora più ambizioso, che ammonta a circa 118 milioni di euro, di cui il 10% da fondi europei. Secondo i dati forniti dal Mija Lorbek, capo di gabinetto del sindaco Samo Turel, i due Comuni compartecipano ai diversi lavori da attuare per complessivi 6 milioni di euro, mentre una quarantina di milioni arriverà a testa da Lubiana e Trieste.

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