l'analisi
Calano le compravendite di case a Cormons, ecco il mercato sul Collio
Il borsino immobiliare dell'Agenzia Zanon rileva il trend in calo nell'area, il sindaco Felcaro: «Mancano immobili in vendita dopo il boom degli anni scorsi».
«Un calo generalizzato in tutta la provincia ha caratterizza il mercato immobiliare nel 2023, con particolare riferimento ai comuni con più abitanti quali Cormòns, Gradisca d'Isonzo, Ronchi dei Legionari, San Canzian d'Isonzo e Grado che fanno registrare una diminuzione di compravendite in alcuni casi anche significativa; Gorizia invece tiene, sospinta anche dal tanto atteso appuntamento culturale del 2025». Questo è quello che Alessandro Zanon, titolare dell'omonima agenzia immobiliare, ha scritto sull'ultima edizione di Quotazioni e statistiche Immobiliare.
Spostando il focus sulla zona del Collio, si può notare che alcune municipalità, come Cormons, Medea, Mossa e San Lorenzo Isontino, presentano un decremento delle compravendite nel corso del 2023. Altre, come Capriva, Dolegna, Farra d’Isonzo, Mariano, Moraro e San Floriano del Collio segnano invece un aumento. Per quanto riguarda la cittadina più popolosa del territorio, Cormons, i dati riportano 71 compravendite durante l’anno trascorso, in diminuzione rispetto ai fasti del 2021 (88) e del 2022 (106).
La maggior parte degli immobili sono stati acquistati da persone con un’età compresa tra i 20 e i 39, con un prezzo medio di 118.450 euro, 14.77% in meno rispetto all’anno precedente. Dati, quest’ultimi, che com’è intuibile sono altalenanti e variano in modo fisiologico di anno in anno. «Confrontandomi con gli agenti immobiliare della zona – ha commentato il sindaco Roberto Felcaro – abbiamo constatato che il calo è dovuto principalmente ad una mancanza di immobili in vendita dato il boom degli anni scorsi».
«Questo - rimarca il primi cittadino - è riscontrabile dal prezzo medio per immobile in diminuzione, sintomo che si comprano per operazioni di riqualifica e ristrutturazioni immobili vecchi, senza la necessità di lottizzare terreni nuovi e salvaguardando il verde». A Capriva del Friuli, ad ogni modo, il numero di compravendite è cresciuto progressivamente negli ultimi cinque anni, passando da 4 nel 2019 a 18 nel 2024. Balzo in avanti anche per Mariano, che segna un incremento arrivando alle 22 unità, con un prezzo medio di poco più di 93mila euro.
Discorso analogo per San Floriano del Collio che registra 6 compravendite nell’anno passato con l’impressionante cifra mediana di 243mila euro, superato solo da Dolegna del Collio con 338mila euro (con 5 compravendite registrate). Trend inverso per quanto riguardo Medea, che passa da 16 a 7 unità vendute, con un prezzo medio di 107.714 euro. Lo stesso è ravvisabile anche a Mossa (da 19 a 14) e San Lorenzo Isontino (da 23 a 20), rispettivamente registranti dei prezzi medi per immobili di 119.242 e 119.005 euro.
Il borsino, come detto, analizza il mercato del 2023. «Il metodo scientifico adottato ci permette, finalmente, di avere il quadro reale del mercato immobiliare provinciale fornendoci, contemporaneamente, preziose indicazioni che riteniamo possano essere utili ad amministratori locali, professionisti del settore immobiliare e a tutti quei privati che intendono vendere o comperare una casa» sottolinea ancora Zanon.
Un trend, quello del Goriziano, che si inserisce perfettamente nel più ampio spettro del mercato italiano, visto che nell’Osservatorio dell’agenzia delle entrate pubblicato lo scorso 7 marzo e relativo all’ultimo trimestre del 2023, è stata evidenziata una frenata della compravendite di case, con un l calo che si è fermato al -3,3%, con quasi 202mila compravendite siglate (7mila in meno di un anno prima).
Foto @gabriele_drius_official
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