Conti in ordine a Monfalcone, il bilancio chiude in positivo di 5,5 milioni

Conti in ordine a Monfalcone, il bilancio chiude in positivo di 5,5 milioni

IL RENDICONTO

Conti in ordine a Monfalcone, il bilancio chiude in positivo di 5,5 milioni

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Apr 2023
Copertina per Conti in ordine a Monfalcone, il bilancio chiude in positivo di 5,5 milioni

Confermati gli investimenti per 15 milioni di euro senza debiti. La spesa sociale costa 28 milioni, avanzo a oltre 424mila euro.

Condividi
Tempo di lettura

Questa mattina a Monfalcone è stato presentato il bilancio consuntivo comunale relativo alla gestione 2022 della macchina pubblica. La sua approvazione in Aula dovrà avvenire entro il 30 aprile prossimo. "Oggi si tira la riga sui conti - esordisce il sindaco Cisint - e parliamo di una gestione complessa del bilancio perchè tutto va faticosamente abbinato a determinate scelte di campo operate dall'amministrazione comunale". Andiamo per gradi. Prima dell'approvazione, bisogna dirlo, c'è già stato l'ok del Collegio dei revisori dei conti.

In linea generale poi, si può affermare che nel 2022 l'amministrazione comunale è riuscita a tenere bassa la pressione fiscale puntando su una ridotta pressione tariffaria e una diminuzione di quella tributaria. Traducendo il concetto: non sono aumentati i costi per i cittadini nonostante gli alti tassi d'inflazione e l'incremento del prezzo di gas ed elettricità. "Abbiamo confermato gli investimenti - continua Cisint - e questo è un altro tratto distintivo del documento, dal quale emerge che sono stati impegnati a tale scopo 15 milioni di euro senza andare incontro ad alcun indebitamento e senza mutui".

"Questo è potuto avvenire tramite un diverso impiego delle risorse grazie alle capacità progettuali dimostrate come l'assegnazione dei Pnrr e dei progetti europei". Per la prima cittadina quindi i numeri "hanno un'anima e raccontano molto della vita del Comune". Infatti, il dato fondamentale che è stato reso noto riguarda il risultato lordo di amministrazione con il quale è stato chiuso il consuntivo. La cifra è di 5 milioni e 500mila euro. "Questo vuol dire aver investito e fatto le opere" commenta il sindaco. La cassa, al 31 dicembre, è scesa a 11.690.689,84 euro. Al primo gennaio dello stesso anno era di 13 milioni e 670mila euro circa.

L'avanzo di bilancio riportato nel documento è di 424.335 euro, ma c'è un'altra parte di questa voce costituita da fondi vincolati. "Non abbiamo debiti con i nostri fornitori - spiega l'assessore al bilancio Paolo Venni - questo è un elemento di virtuosità amministrativa". Il Comune ha pagato le fatture "a 24 giorni" nel 2022 e al momento, nel 2023, lo sta facendo "a 21 giorni". Per quanto riguarda il capitolo riferito all'evoluzione dell'indebitamento, i debiti per mutui dovuti agli investimenti che l'amministrazione dovrà rimborsare è di 13 milioni e 482.574 euro.

Questo vuol dire che i parametri di indebitamento sono stati rispettati e risultati regolari neo confronti dello Stato. La pressione fiscale - un punto fermo per Cisint, nel rispetto di cittadini e imprenditori - è passata da 463 euro a 393 euro a persona. Ciò significa che l'indebitamento pro capite viene reinvestito e distribuito con la realizzazione delle opere. Parlando poi dei complessivi 13 servizi pubblici a domanda individuale, i più rilevanti sono rappresentati dalla Casa di riposo di via Crociera e dagli asili nido. Lo scorso anno, sono state impiegate risorse pari a 4milioni e 177.222 euro in buona parte coperti dalle tariffe, restate basse, per più di 2 milioni di euro.

Il costo invece, ridotto alla metà come previsto dalla legge dello Stato, riguardante gli asili nido è stato di 549mila euro anziché nella sua misura intera di un milione e 98mila euro. Sulla spesa corrente, è stata chiusa a 52.366.382 euro, di cui 12 milioni e 300mila euro sono stati destinati alle spese per il personale. Quest'ultima parte, assieme ai mutui, genera solitamente la cosiddetta "spesa rigida" che è un indicatore della salute del bilancio comunale. "Anche la spesa sociale incide molto sul bilancio" spiega il sindaco.

Questa voce si attesta oltre i 28 milioni di euro. La spesa sociale pro capite è stata di 675 euro ad personam. "Abbiamo svolto un grande lavoro di recupero sul territorio" ha commentato l'assessore Venni riferendosi ai residui attivi tra i quali sono spiccati gli accertamenti tributari ed extratributari. Entrambi i residui, sommati, hanno superato circa il 45%. "Sono stati riscossi in tutto oltre 65 milioni di cui 8,8 milioni sono da riferirsi in conto residui. Questo significa che il Comune persegue sulle sue entrate" così Cisint al termine dell'incontro.

Foto di Serena Queirolo

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×