I CONTI
Cala il debito pro capite a Monfalcone, spesa da 21 milioni di euro nel sociale
I tratti essenziali del documento sono stati illustrati stamane in municipio, mercoledì il voto in Consiglio comunale. Ecco le spese e le entrate.
Il Consiglio comunale di mercoledì 24 aprile sarà chiamato ad approvare il bilancio consuntivo 2023 a Monfalcone. I tratti essenziali del documento sono stati illustrati stamane in municipio alla presenza del sindaco Anna Maria Cisint, dell’assessore al bilancio Paolo Venni, del ragioniere generale del Comune, Marco Mantini e di Barbara Colle, responsabile dei servizi finanziari municipali. Partiamo dal fondo cassa che rispetto a quello ereditato nel primo mandato Cisint – era di circa 24 milioni di euro – a fine 2023, è risultato essere di 10 milioni e 251.839 euro.
Un risultato definito dall’amministrazione «frutto di impegno di tutta la struttura comunale e che rende l’idea sul cambio di mentalità che c’è stato in materia di utilizzo delle risorse». L’avanzo di amministrazione è stato definito «sano» per quanto riguarda la parte corrente. Corrisponde a 6 milioni e 51.634 euro.
Di questa cifra, un milione 910.105 euro è destinato a fondi vincolati, il resto costituisce l’avanzo disponibile. In linea generale, si può rilevare che cala il debito pro capite che grava sui cittadini, che non sono stati creati nuovi debiti residui (il calo va dai 924 euro a 406 euro pro capite). Rispetto al 2019, con la chiusura del 2023, si attesta poi anche un calo degli interessi passivi.
«Abbiamo introdotto risorse a costo zero per i cittadini – specifica il sindaco Cisint – gli investimenti fatti, come la riqualificazione del centro storico, il nuovo porticciolo sul Valentinis e la prima parte del Centro sportivo integrato, qualificano l’attività dell’amministrazione». Per quanto riguarda la spesa corrente – cioè pagamenti, quindi uscite di cassa - è risultata essere di 58 milioni 237.867 euro.
L’economia che “ruota attorno al Comune” è «cresciuta» con l’implemento di servizi e di fornitori commerciali. Come illustrato dai tecnici, i pagamenti delle fatture vengono effettuati a 23 giorni. Così facendo, non si aggravano ulteriormente i costi delle prestazioni (da parte di chi li offre) e non ci sono penalità a livello di gestione di bilancio per l’amministrazione che influirebbero sull’anno successivo. La spesa sociale – che comprende i servizi di Ambito e assistenza – è di circa 21 milioni.
La cifra si riferisce a risorse “impegnate”, quindi destinate e riferite a progetti. Nel complesso, il 35% della parte corrente del bilancio è destinato all’assistenza. Sul “versante tariffe”, esse restano ferme. I servizi a domanda individuale sono garantiti nonostante l’aumento – in termini percentuali sensibili – del costo della vita. È del 66,60% la copertura totale dei costi riferiti ai 13 servizi garantiti. L’andamento costante rispetto a questa “realtà” del consuntivo è per esempio riscontrabile sui costi di energia - ridotti o “a pareggio” – grazie agli investimenti sull’efficientamento energetico. Fermi anche i costi riferibili all’assistenza sugli anziani e per il sostegno ai piccoli iscritti agli asili nido cittadini.
Va però specificato che tra i servizi a domanda individuale non è compreso il servizio della mensa scolastica, perché concesso ad un gestore esterno. Un ulteriore dato di rilievo sulle tariffe, è quello fornito dalla quantificazione del costo 2023 della Casa di riposo di via Crociera (nella foto) pari a 4 milioni 191.929 euro. Sulle opere: sono stati pagati 9,2 milioni di fatture. Superano i 13 milioni gli impegni di spesa (solo tra litorale e scuola) e “pesano” i 15 milioni investiti sulla viabilità.
Gli elementi caratterizzanti la variazione di bilancio che sarà messa al vaglio del Consiglio, saranno le modifiche all’accantonamento di bilancio, l’aumento delle entrate per assistenza e istruzione, i progetti sostenuti con fondi Ue per 600mila euro e la spesa per l’ampliamento della sede della Protezione Civile per ulteriori 150 mila euro derivanti da contributi regionali.
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