l'iniziativa
Caccia ai rifiuti nel parco dell'Isonzo, colpevoli beccati con le fototrappole a Gorizia
Una trentina di volontari in campo per ripulire il Parco dell'Isonzo di Campagnuzza-Sant'Andrea, chiesto uno spazio per le associazione ambientaliste.
Una trentina di volontari in campo per ripulire il Parco dell'Isonzo di Campagnuzza-Sant'Andrea a Gorizia, impegnati nei giorni scorsi. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, è stata promossa da Legambiente e dal Comitato amici del parco in collaborazione con molte altre associazioni gruppi di volontariato: Associazione nazionale forestali, RipuliAmoci Challenge, Croce rossa italiana, Unione italiana sport per tutti, Centro di ricerche carsiche Seppenhofer, scout Agesci Gorizia 3 e Kaos, Fridays for future, Libera, Arci Gong e EkoŠtandrež.
Con l’obiettivo di liberare i 20 ettari di parco dal maggior numero di rifiuti possibile, i partecipanti hanno preso pinze, guanti e sacchetti per rimuovere l'immondizia. Presenti anche una dozzina di richiedenti asilo di nazionalità varie, allievi della scuola ospitata dal Nazareno, con i quali è in corso da anni una fattiva collaborazione per la manutenzione dell’area, grazie alla mediazione del concittadino Renato Elia, promotore e curatore dell’esperienza didattica. I volontari hanno seguito una precisa strategia di raccolta, consentendo a fine operazioni di collezionare, differenziandoli, oltre 25 sacchi di rifiuti.
Questi erano in parte abbandonati da frequentatori “disattenti”, in parte trasportati e depositati dalle ultime piene dell’Isonzo. La mattinata si aperta con i saluti dell’assessore all’ambiente Francesco Del Sordi, presente anche una rappresentanza della stazione forestale di Gorizia. Non sono mancati i riconoscimenti dell’assessore all’impegno delle associazioni di volontariato e in particolare degli Amici del Parco, per l’attività svolta in questi anni a favore della tutela e della valorizzazione del sito. Il Comune – ha ricordato Del Sordi – ha recentemente provveduto all’installazione di alcune videotrappole con l’obiettivo di contrastare l’abbandono di rifiuti nell’area.
Un fenomeno, questo, più volte segnalato in questi anni dai cittadini alle Forze dell’ordine. Alcuni autori di abbandoni sarebbero già stati individuati grazie ai nuovi sistemi di videosorveglianza. Annunciate anche prossime iniziative dell’amministrazione comunale a favore del parco, nel contesto del progetto La via delle api, strada virtuale che proprio dal parco prende avvio, con lo scopo di agevolare la sopravvivenza delle api e degli altri insetti impollinatori e che si ricongiungerà con la futura area verde della Valletta del Corno.
L’iniziativa è stata quindi presentata dalla presidente del circolo goriziano di Legambiente, Anna Maria Tomasich, e dall'omologo del Comitato Amici del Parco, Giuseppe Sansone. Tiraci su!, ossia la campagna di pulizia in cui era inserito l'intervento, rientra nel contesto di "Puliamo il Mondo", iniziativa nazionale che Legambiente promuove annualmente a difesa dell’ambiente. Sansone ha inoltre sottolineato come le attività di raccolta dei rifiuti costituiscono anche una tappa del Giro d’Italia di plogging 2024 che, per la seconda volta, tocca a Gorizia il parco di Campagnuzza-Sant’Andrea.
Maurizio Tavagnutti, presidente del Centro Seppenhofer, ha ricordato che la pulizia delle gallerie della Grande guerra presenti qui si inseriscono nell’evento annuale nazionale “Puliamo il buio” della Società speleologica italiana. Giovanni Marassi, delegato dell'associazione Forestali Triveneto, infine, ha rilevato che l’evento promosso ben si coniuga idealmente con la Giornata internazionale delle foreste che cade il 21 marzo. Romana Leban (EkoŠtandrež) è intervenuta per invitare Del Sordi a rendere pubblici gli autori degli abbandoni di rifiuti nell’area.
Ha quindi ricordato, nel contempo, che le tante associazioni cittadine di volontariato non dispongono ancora di una sede appropriata. Da qui l'auspicio che l’amministrazione comunale renda disponibile per le stesse una casa delle associazioni. Conclusa la presentazione dell’evento, i volontari si sono divisi in gruppi per la raccolta dei rifiuti nelle aree assegnate sotto la guida di raccoglitori esperti. In particolare, l’intervento del 23 marzo ha riguardato la porzione sud dell’area golenale, lungo l’argine, in direzione delle gallerie della Grande guerra.
Raccolte plastica, lattine e vetro. Raccolte in sicurezza anche altre tipologie di rifiuti (prodotti per l’igiene, salviette di carta e salviettine umidificate, etc.), perlopiù depositate nell’area a causa dell’insufficiente filtraggio degli scolmatori fognari gestiti da Irisacqua, presenti alla base della scarpata. Problematica questa nota da anni e sulla quale Legambiente e Amici del parco, consapevoli dell’inquinamento in corso, nonché dei pericoli e dei danni ambientali correlati, hanno cercato di sensibilizzare i responsabili della società con risultati al momento nulli.
Nella mattinata di domenica 24 marzo, l’attenzione è stata invece rivolta alla porzione nord della golena, con particolare riferimento all‘area sottostante il ponte IX agosto e all’argine a valle della traversa del Consorzio di bonifica. Raccolti in questo caso vari sacchi di vetro, plastica e lattine, frutto di abbandoni di frequentatori abituali dell’area, evidentemente impermeabili alle basilari norme del rispetto per l’ambiente. Il frutto della raccolta, oltre venticinque sacchi concentrati in aree concordate, verrà asportato grazie alla collaborazione di Isontina Ambiente.
Sottratti al fiume vari chili di plastiche destinate a raggiungere attraverso l’Isonzo il mare, per poi trasformarsi in microplastiche e nanoplastiche in grado purtroppo di entrare nella nostra catena alimentare e quindi nel nostro corpo. Iniziative analoghe vengono quotidianamente promosse in altre città d’Italia ed in altri Paesi europei. Servono ad aumentare la sensibilità di tutti verso l’ambiente ed i beni comuni. «Osservare tuttavia non basta, è urgente oggi un impegno diffuso e costante dei cittadini per consegnare alle nuove generazioni un ambiente ed un territorio sano, bello e pulito» conclude Legambiente.
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