La nota
Bullian e Moretti scrivono a Roma e Bruxelles: «Rivedere subito il fondo amianto»
I consiglieri regionali tornano sul delicato argomento chiedendo una revisione immediata della norma.
Enrico Bullian e Diego Moretti, Consiglieri regionali rispettivamente del Patto per l’Autonomia-Civica FVG e del Partito Democratico, con una nota del 24 ottobre indirizzata alla Commissione Europea, ai rappresentanti dei gruppi parlamentari europei e italiani, e ai Ministri italiani del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze, hanno evidenziato la necessità di revisionare il “Fondo per le Vittime dell’Amianto”, istituito dal Decreto-Legge n. 34/2023 poi convertito, che rischia di avere l’effetto di una grave distorsione della concorrenza e di configurarsi come aiuto di Stato non legittimo.
«La normativa attuale - affermano i Consiglieri - viola i principi fondamentali della concorrenza e tutela specifici soggetti del settore pubblico italiano della cantieristica navale, a danno delle aziende private e pubbliche di altri Stati dell’UE, oltre che di altri settori produttivi coinvolti nell’utilizzo dell’amianto».
Il fondo prevede una dotazione di 80 milioni di euro, ma nella sua formulazione attuale andrebbe a favorire «unicamente società pubbliche italiane della cantieristica navale (presumibilmente solo Fincantieri), per finanziare i risarcimenti dovuti ai lavoratori danneggiati dall’esposizione all’amianto. Ciò snatura il fine stesso del fondo e genera un chiaro vantaggio competitivo per le aziende pubbliche italiane rispetto alle imprese private e alle società pubbliche di altri Paesi europei. Questo fondo è stato istituito per sostenere le vittime, ma nei fatti si traduce in un sostegno distorto e ingiusto a favore di un’azienda pubblica che, a differenza dei propri concorrenti, non deve coprire autonomamente i costi dei risarcimenti», proseguono Bullian e Moretti.
«La disparità creata da questo fondo potrebbe indurre i competitor europei a presentare formali reclami alla Commissione Europea, innescando una procedura di infrazione contro l’Italia per aiuti di Stato illegittimi. Non possiamo permettere che il nostro Paese sia esposto a sanzioni europee per favorire aziende di Stato, attraverso un Fondo che disonora la memoria delle molte vittime dell’amianto», così ancora i consiglieri.
Bullian e Moretti concludono chiedendo «una revisione normativa urgente per destinare le risorse del fondo esclusivamente alle vittime dell’amianto e ai loro eredi, indipendentemente dal settore produttivo, seguendo un’impostazione universalistica. Questa modifica è indispensabile per garantire equità di trattamento e per rispettare il principio della libera concorrenza nel mercato europeo».
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