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Trapper in cimitero ad Aurisina, la segnalazione di Onorcaduti
Il generale De Cicco annuncia un sopralluogo sul posto, Senx: «Minacce di morte a mia madre».
Anche Onorcaduti interviene sul caso scoppiato a Duino Aurisina, dopo la diffusione del videoclip dei trapper Depra e Senx ambientato nel locale cimitero militare austro-ungarico. Dopo l'intervento del sindaco Igor Gabrovec, che ha presentato un esposto in Procura contro i due cantanti, le immagini sono state rimosse dal canale YouTube ma la polemica non si spegna. Anche Onorcaduti, che detiene la competenza sulle aree sacre sul territorio, è intervenuto oggi con il generale di corpo d’armata Gualterio Mario De Cicco.
“Quale Commissario generale per le Onoranze ai caduti - riporta la nota -, nell’apprendere notizia di filmato circolante su rete internet, esprimo il mio sdegno e la più ferma condanna in merito a quanto accaduto all’interno del cimitero militare austro-ungarico di Aurisina, ove riposano oltre 1.900 caduti della Grande guerra, utilizzato in maniera inappropriata e non autorizzata da parte di due presunti rapper come set per video di loro brano musicale".
L'autorità del ministero della Difesa, "che ha responsabilità di alta vigilanza su quell’area e che da oltre cento anni si occupa di proteggere e tutelare la memoria di tutti i caduti in guerra, intraprenderà tutte le necessarie azioni affinchè tali deprecabili atti non abbiano più a ripetersi - annuncia il militare -. Riteniamo grave, offensivo e oltraggioso della memoria di tanti giovani caduti durante la Prima guerra mondiale che un luogo da tutelare, preservare e proteggere e al quale ci si deve avvicinare con il massimo rispetto sia stato utilizzato come set per attività non istituzionale".
"Al riguardo - rimarca - è stata fatta specifica segnalazione sull’accaduto all’autorità di polizia giudiziaria, per fare in modo che i responsabili di tale atto siano identificati e siano valutate le loro responsabilità sotto il profilo penale. Il personale del Commissariato generale per le Onoranze ai caduti compirà inoltre un sopralluogo presso il sito in questione per verificare se, nel girare il video, siano stati arrecati danni alle sepolture dei caduti che ivi riposano".
"Siamo fiduciosi nell’operato dell’autorità giudiziaria che, così come già accaduto in passato in analoghi casi, saprà individuare le singole responsabilità” conclude la nota. Dal canto suo, uno dei due trapper, Senx, ha pubblicato delle storie sul proprio profilo Instagram chiedendo scusa per quanto fatto: "Non volevo mancare di rispetto a nessuno". Ha quindi accusato i messaggi d'odio e insulti in queste ore sui social, in particolare minacce di morte verso i suoi familiari.
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