ciclismo
Budzinski trionfa nella sfida tra Collio e Brda, 150 km di corse senza confine
Grande festa a cavallo del confine per la corsa ciclistica, medaglia di bronzo per il giovane Thomas Capra sulla sella del Team Friuli Victorius.
Quella che è andata in scena quest’oggi nello splendida cornice del Collio, in bilico sul confine tra Italia e Slovenia, è stata una gara ciclistica di livello internazionale, alla quale hanno partecipato oltre 170 corridori per un totale di trenta squadre. Il Gran Premio Brda Collio si è sviluppato lungo un percorso di 150 chilometri, creando una struttura ad anello che ha accarezzato molti comuni, tra cui Dobrovo (partenza ed arrivo), Cormons, San Floriano del Collio e Mossa.
A spuntarla, però, è stato Marcin Budzinski della Mazowsze Serce Polski, già vincitore domenica scorsa del Gp Slovenian Istra, seguito dal connazionale Patryk Stosz. Medaglia di bronzo, invece, per il classe 2005 Thomas Capra del Team Friuli Victorius che, grazie a questa prestazione, è riuscito a confermare i risultati già ottenuti in questo avvio di stagione. Tra gli italiani che figurano tra le prime dieci posizioni ci sono anche Simone Buda (quinto posto), Mattia Negrente (settimo) e Lorenzo Peschi (nono).
Un evento, quello di oggi, che ha regalato senza dubbio emozioni e delle prestazioni di alto livello, in una cornice che ha saputo stupire gli stessi corridori. «Questo territorio si è prestato perfettamente alla gara di oggi – ha confermato Rok Lozej, parte del team che ha organizzato la giornata – lo abbiamo sfruttato nel miglior modo possibile, come, ad esempio, utilizzare dei droni per trasmettere su tutte le emittenti televisive i paesaggi suggestivi che questo territorio offre».
«Il mio ringraziamento, ad ogni modo, va a tutte le amministrazioni comunali che hanno collaborato e alla polizia, sia italiana che slovena, che è stata di fondamentale importanza per garantire la sicurezza durante lo svolgimento della gara». Sullo stesso punto è intervenuta anche Tina Novak Samec, direttrice dell’ente del turismo di Brda, cha ha sottolineato: «Eventi sportivi di primo livello come questi contribuiscono senza dubbio ad unire un territorio come il nostro, diviso tra Slovenia ed Italia, che però ha legami indissolubili tra le popolazione che ci vivono, forgiate da secoli di storia».
«Mi auguro che in futuro manifestazioni condivise come queste possano ripetersi, sviluppando altri temi molto interessanti oltre quello sportivo, come le lingue, enogastronomia e la cultura» ha concluso. Presente all’arrivo, situato presso il castello di Dobrovo, anche il sindaco di Cormons Roberto Felcaro che ha condiviso e sottolineato le parole di Novak: «Quando ci era stata proposta la collaborazione per questo evento sportivo abbiamo subito confermato la nostra volontà di parteciparvi e collaborare».
«Sicuramente la collaborazione tra il versante italiano e quello sloveno c’è e ci sarà in futuro, visto anche la sintonia che abbiamo come amministrazioni comunali: un esempio di questo è, ad esempio, la creazione del Festival delle lingue minoritarie».
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