Biblioteca Isontina, il direttore presto a Roma: «No a rischio chiusura»

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Biblioteca Isontina, il direttore presto a Roma: «No a rischio chiusura»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 12 Lug 2022
Copertina per Biblioteca Isontina, il direttore presto a Roma: «No a rischio chiusura»

Caburlotto chiederà nuove assunzioni e replica ai sindacati: «I servizi funzionano».

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Inizierà la prossima settimana la “missione” a Roma del direttore pro-tempore della Biblioteca statale Isontina di Gorizia, Luca Caburlotto (nella foto). L’obiettivo è ottenere risposte dalla Direzione generale delle biblioteche sulla possibilità di assumere personale direttamente con contratti a tempo determinato, così da arginare il prima possibile le principali situazioni di emergenza all’intero dello storico istituto. Una soluzione veloce che non richiederebbe i meccanismi più lunghi e articolati di un bando nazionale.

Nel frattempo, è stato rinnovata la collaborazione con un bibliotecario libero professionista fino al 31 dicembre, allungandogli il contratto in scadenza a fine giugno. “Lui si occuperà del lavoro di catalogazione dei nuovi volumi - spiega Caburlotto - mentre le prime due fasi, ossia l’acquisto e la presa in carico, saranno seguite da due nostre dipendenti dell’area amministrativa. Hanno avuto già esperienze di catalogazione, è in corso un percorso di aggiornamento con l’aiuto del sistema bibliotecario di ateneo di Trieste”.

La realtà goriziana è infatti parte della rete dell’università giuliana, puntando così a una riorganizzazione delle mansioni resa necessaria per far fronte alla carenza di personale. In ogni caso, “dentro l’ufficio - evidenzia il direttore - ci sono persone attaccate al lavoro”, permettendo così di proseguire con la macchina organizzativa: “Il libro così può andare in sala ed essere inserito nel sistema nazionale”. A supporto del dirigente, inoltre, ha dato la propria disponibilità la direttrice della biblioteca statale triestina, Francesca Richetti.

Caburlotto replica anche ai sindacati, che negli scorsi mesi hanno paventato il timore che Palazzo Werdenberg non apra più. “La biblioteca non è mai stata a rischio chiusura, ossia non poter aprire le porte. I servizi di prestito e servizio interbibliotecario funzionano e non sono a rischio, così come le consultazioni dei volumi. La sede è aperta al pubblico, dire il contrario è un danno. È chiaro che in prospettiva va tutto potenziato”. Nell’ultimo periodo, peraltro, alcuni utenti si sono trasferiti alla sede slovena Feigel, temendo appunto una chiusura del palazzo.

Sul tavolo, inoltre, c’è anche il terzo lotto per la messa in sicurezza del sistema anti-incendio dal valore complessivo di 1,1 milioni di euro già stanziati. Bisognerà però rivedere i prezzi, andati al rialzo come in tante altri cantieri a causa dell’impennata dei prezzi, prima di affidare l’appalto. Il direttore, comunque, presenterà le sue richieste a Roma, per capire se - a fronte di risorse ad hoc dal dicastero - si potrà procedere ad assunzioni. Nel qual caso, si procederà con la pubblicazione di avvisi pubblici sul sito della stessa Isontina.

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