Braidot sfuma il podio per un soffio a Parigi, tifo e grade festa nella sua Mossa

Braidot sfuma il podio per un soffio a Parigi, tifo e grade festa nella sua Mossa

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Braidot sfuma il podio per un soffio a Parigi, tifo e grade festa nella sua Mossa

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 29 Lug 2024
Copertina per Braidot sfuma il podio per un soffio a Parigi, tifo e grade festa nella sua Mossa

Gara intensa di mtb questo pomeriggio ai Giochi olimpici di Parigi, l'italiano arriva quarto in rimonta. Grande festa nella sua Mossa e la telecronista saluta tutti.

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È un quarto posto che vale come un oro per tutta la sua comunità a Mossa, quello che Luca Braidot ha conquistato questo pomeriggio alle Olimpiadi di Parigi. Il campione di mountain bike ha sfiorato il podio per pochi secondi, dopo una gara spettacolare durata circa un’ora e mezza e dominata dal francese Victor Koretzky e dall’inglese Thomas Pidcock. Quest’ultimo è riuscito a strappare la medaglia d’oro dopo un’incredibile rimonta, perdendo la vetta della corsa dopo 36 minuti per cambiare la gomma anteriore bucata.

A poco più di 1300 chilometri di distanza, un paese intero ha seguito la gara con il fiato sospeso e gli occhi incollati davanti al megaschermo installato per l’occasione nell’area parrocchiale, grazie a Comune e gruppo alpini. Sotto il tendone, sferzato da una leggera brezza, il pubblico non ha mai mancato di applaudire e far sentire il proprio calore a Braidot ogni volta che le telecamere di Eurosport lo inquadravano. In prima fila, c’erano i piccolo tesserati dell’Unione ciclisti caprivesi (dove lo stesso olimpionico è cresciuto) e la sindaca Emanuela Russian, ma a riempiere le panche erano anche amici, appassionati e compaesani.

Un tifo così sentito, quello del borgo friulano, da arrivare fino ai telecronisti Marco Aurelio Fontana e Ilenia Lazzaro. Quest’ultima, in particolare, ha raccontato in diretta che la comunità era riunita in quel momento davanti al megaschermo: «Ciao Mossa!» e scoppia la festa con applausi, trombette e urla. Un momento di colore nel mezzo di otto giri di pista senza tregua, con l’atleta azzurro che ha migliorato il suo storico ai due precedenti Giochi olimpici piazzandosi quarto, anche lui in rimonta dopo essere scivolato al quattordicesimo posto.

Il pomeriggio, iniziato alle 14, è un sali e scendi di emozioni e Braidot parte subito nel gruppo di testa, dimostrando l’ottimo stato di forma. Nel primo giro è decimo, quindi arriva la quarta posizione temporanea. Dopo circa 25 minuti, però, la sua divisa azzurra scompare dall’inquadratura e anche i telecronisti si domandando dove sia finito. Alla fine, dopo qualche istante ricompare nei radar un po’ più indietro, ma c’è tutto il tempo per premere sui pedali. Sotto un sole cocente, la gara è tosta e lo si nota dalla concentrazione sui volti dei ciclisti.

Mentre inizia già alla mezz’ora la battaglia tra Koretzky e Pidcock, l’italiano con il numero 10 prosegue nella sua corsa. A tre giri dal termine, eccolo ancora in gara per puntare almeno alla medaglia di bronzo. Applausi e grida a Mossa accompagnano ogni sua inquadratura, con l’entusiasmo che si unisce a quello che si sente in sottofondo arrivare direttamente dalla Francia. Inseguendo la ruota del sudafricano Alan Hatherly, che alla fine conquisterà una medaglia storica nella mtb per il suo Paese, Braidot tiene il ritmo verso il trio di testa.

Alla fine, dopo un’ora e 26 minuti e otto giri di pista, il gemello in forza al Santa Cruz RockShox taglia il traguardo con il rammarico di non aver raggiunto almeno il terzo gradino del podio. A casa sua, però, è comunque festa e Russian esprime tutta la soddisfazione di Mossa per una gara che non ha tradito le aspettative. Di certo, quando il ciclista tornerà a casa, sarà nuovamente accolto con una grande festa, così come accadde nel 2021 e ancora prima nel 2016 in occasione delle sue prime apparizioni alle Olimpiadi.

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