la sentenza
Botte e minacce a moglie e figlia, condannato un uomo a Gorizia
L'uomo condannato ai domiciliari con braccialetto elettronico, i maltrattamenti in famiglia.
Lo scorso mercoledì 20 luglio un cittadino di Gorizia è stato condannato, con rito abbreviato, dal Gip del Tribunale cittadino su richiesta della locale Procura della Repubblica, alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e contestualmente gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gorizia e condotte dai carabinieri in collaborazione e perfetta sinergia con la sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato, consentivano di riscontrare, anche attraverso l’ausilio di strumentazione tecnica, le condotte gravemente maltrattanti, consistite in violenze fisiche e psicologiche, atteggiamenti svilenti e minacce reiteratamente poste in essere dall’uomo ai danni della compagna in avanzato stato di gravidanza e della figlia minorenne.
Tutto ciò ha determinato nella donna una condizione di prostrazione psicologica e di totale sudditanza nei confronti del compagno.
In seguito a questi episodi, veniva originariamente disposto dal giudice la misura non detentiva dell’allontanamento dalla casa familiare con braccialetto elettronico e ulteriore divieto di avvicinamento ai bambini ed alla donna, anch’essa goriziana.
"La sentenza dell’autorità giudiziaria locale - riporta una nota dell'Arma - sottolinea l’attenzione e l’impegno che tutte forze di polizia pongono nel contrasto di tutti quei comportamenti che ledono fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità le donne e i minori. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità civile al fine di diminuire il numero di reati sommersi che, concretizzandosi all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili".
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