Bonificato l'incendio di Redipuglia: bruciati più di due ettari di bosco

Bonificato l'incendio di Redipuglia: bruciati più di due ettari di bosco

LE OPERAZIONI

Bonificato l'incendio di Redipuglia: bruciati più di due ettari di bosco

Di S.F. • Pubblicato il 30 Ago 2024
Copertina per Bonificato l'incendio di Redipuglia: bruciati più di due ettari di bosco

Il rogo ha colpito la pineta a lato del Sacrario. La consigliera regionale Fasiolo «La Regione sostenga la prevenzione con i pascoli».

Condividi
Tempo di lettura

Nella notte che ha seguito lo spegnimento dell'incendio sviluppatosi nel tardo pomeriggio di mercoledì 28 luglio a Redipuglia, si sono tenute le necessarie operazioni di monitoraggio e piccoli interventi di bonifica. Con le prime luci dell’alba di ieri, c'è stata la ripresa delle operazioni. Il Corpo Forestale Regionale, con le squadre comunali della Protezione Civile Regionale, ha ricominciato l’attività antincendio vicino al Sacrario Militare. Il rogo divampato ha colpito la pineta a lato del monumento della Grande Guerra. Si stima che siano andati bruciati due ettari e mezzo di vegetazione.

Le operazioni di spegnimento dell’incendio - rese ancora più complicate dall’esplosione di un ordigno bellico presente nell'area - hanno coinvolto i Forestali, i Vigili del fuoco di Gorizia, Monfalcone, Udine e Trieste e i volontari della Protezione Cvile di Cormons, Ronchi, Monfalcone, Doberdò del Lago, Fogliano Redipuglia e Gradisca. Intervenuta anche la Croce Verde Goriziana. Attivato l’elicottero della Protezione Civile, mentre via terra, per il contenimento delle fiamme, sono state necessarie molte autobotti e altrettanti mezzi leggeri con modulo per l’antincendio boschivo. Sul posto si sono recato anche il sindaco Cristiana Pisano e il direttore del Sacrarrio, Tenente Colonnello Massimiliano Fioretti.

Fino alle prime ore del mattino di ieri, giovedì 29 agosto, si sono viste alternare varie unità di personale forestale delle Stazioni di Monfalcone e Duino, supportatoedai volontari delle squadre comunali di San Dorligo della Valle, Trieste, Fogliano Redipuglia e Monfalcone. A causa della potenziale presenza nel sito di ordigni bellici inesplosi, si è dato disposizione di operare in sicurezza solo dalle strade esistenti, quella asfaltata e quella che porta a un’abitazione (la stessa che era stata evacuata nella serata precedente).
La fase bonifica ha interessato i punti fumanti o risultati ancora caldi. Effettuato pure il monitoraggio dell'area, con l’obiettivo di scongiurare la ripresa delle fiamme.

Viste le alte temperature e la presenza di vento, oggi – venerdì 30 agosto - sarà svolto un ulteriore controllo per la definitiva messa in sicurezza dell’area. Attualmente sono in corso le indagini sulle cause del rogo. Nelle scorse ore, sul tema della prevenzione degli incendi, è intervenuta la consigliera regionale del Pd, Laura Fasiolo che attraverso un'interrogazione ha chiesto alla Giunta regionale di sostenere le iniziative dei cittadini per l'attività di pascolo in terreni abbandonati e nelle vicinanze di zone sensibili con l’obiettivo di creare le cinture taglia fuoco al fine di prevenire gli incendi.

«Domare gli incendi è un'azione assai complicata e questo lo abbiamo imparato anche da quanto accaduto nel Carso, preda frequente di piromani o persone incoscienti e senza scrupoli. Per questo è necessario che la Regione investa ancor più nella prevenzione per evitare il peggio, come accaduto a Doberdò del Lago, incentivando il pascolo in zone sensibili in modo da ridurre o sventare danni che altrimenti potrebbero avere contorni decisamente più preoccupanti». Nei giorni scorsi infatti, altri roghi hanno pure interessato il Carso monfalconese.

«Il progetto di pascolo, finanziato dalla Regione, che vede impiegati alcuni asini nelle zone vicine al lago allo scopo di circoscrivere gli incendi tramite la rimozione di biomasse facilmente incendiabili, è da considerarsi positivo. Basti pensare che nel 2022, anno dell’ultimo report disponibile, in regione si sono verificati 105 incendi boschivi, su una superficie di 1347 ettari. Numeri, questi, che dovrebbero far pensare all'espansione del progetto, messo in atto a Doberdò del Lago, anche in altri luoghi sensibili» così Fasiolo in chiusura.

Foto del Corpo Forestale Regionale

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione