Il Bonezzi di Monfalcone apre la stagione con Richard Galliano: viaggio tra jazz e tango

Il Bonezzi di Monfalcone apre la stagione con Richard Galliano: viaggio tra jazz e tango

IL CONCERTO

Il Bonezzi di Monfalcone apre la stagione con Richard Galliano: viaggio tra jazz e tango

Di Federico de Giovannini • Pubblicato il 19 Ott 2024
Copertina per Il Bonezzi di Monfalcone apre la stagione con Richard Galliano: viaggio tra jazz e tango

Il trio del fisarmonicista francese ha dato il via alla stagione musicale. Sentito l’apprezzamento del pubblico in sala.

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Un viaggio pulsante e virtuosistico fra le più disparate atmosfere e tradizioni musicali venute a incontrarsi durante il secolo scorso tra Francia, Italia e America. «Un artista che con sonorità tutte sue ci porterà in un mondo fantastico», per citare l’introduzione del direttore artistico Simone D'Eusanio. Si è aperta in questo modo, sulle note di Richard Galliano e del suo New York Tango Trio, la rassegna musicale ControCanto del teatro comunale “Marlena Bonezzi” di Monfalcone, nell’appuntamento di ieri sera alle ore 20:45.

Un evento che ben rappresenta il significato della nuova stagione teatrale e l’obiettivo dell’amministrazione comunale, come sottolineato in apertura dall’assessore alla cultura Luca Fasan. «Il titolo del cartellone, “Relazioni”, traduce sinteticamente il modo in cui quest’amministrazione ha portato cultura a Monfalcone, relazionandosi a livello nazionale e internazionale – ha dichiarato l’assessore - vogliamo dare un’immagine della città come polo culturale completo. La cultura è un vero e proprio investimento, non solamente per il messaggio ma anche per la ricaduta nelle nostre micro-attività in un momento non facile».

Il noto fisarmonicista jazz, francese ma di origini italiane, e i due musicisti che l’hanno accompagnato - Adrien Moignard alla chitarra e Philippe Aerts al contrabbasso – hanno suonato intensamente per quasi un’ora e mezza davanti a un teatro gremito di gente, alternando brani composti da Galliano ai classici capolavori di Astor Piazzolla, figura iconica del nuovo tango argentino e di fondamentale importanza per lo stesso Galliano. A parlarcene prima del concerto è proprio lui: «Tutta la mia vita è un omaggio ad Astor Piazzolla. Incontrarlo negli anni Ottanta è stata una svolta che mi ha cambiato la vita e permesso di avviare la mia carriera – ci racconta Galliano - all’epoca facevo il musicista in studio per cantanti francesi come Charles Aznavour e Juliette Gréco. Piazzolla mi ha invece consigliato di concentrarmi sulla mia musica, quella che suono attualmente. È stato come un padre per me, mi ha sempre dato consigli molto importanti e siamo rimasti amici fino alla sua morte».

La musica di Richard Galliano è un amalgama di stili e influenze di varia provenienza risalenti all’inizio del secolo scorso: il jazz e il blues del Nordamerica, il tango nato in Argentina dall’incontro tra italiani e spagnoli e la musette, sorta quando gli italiani emigrati in Francia si mescolarono alla locale scena “gipsy jazz” degli anni Trenta. Il tutto suonando rigorosamente la fisarmonica: «uno strumento molto giovane e versatile, adatto a ogni genere, che si accompagna alle tradizioni musicali popolari di molti paesi - prosegue a spiegarci Galliano, sottolineando come la musica popolare italiana resti la sua ispirazione principale - ho fatto la scuola di fisarmonica italiana di Castelfidardo e Ancona, tutta con compositori italiani». Un insieme di tradizioni musicali relativamente giovane ma molto ricco, del quale il musicista francese vuole «tenere viva la fiamma», contento dell’interesse dimostrato anche dalle giovani generazioni verso la fisarmonica e il suo uso nella musica contemporanea.

Una serie di spunti alquanto interessanti che il pubblico ha avuto modo di sperimentare in maniera diretta ed emozionante durante lo show. Il New York Tango Trio ha saputo evocare atmosfere parigine per poi farle fluire nel focoso ritmo del tango, oppure lanciarsi in coinvolgenti e virtuose improvvisazioni con botta e risposta fra i vari strumenti su accompagnamenti dagli echi folk e blues. Il tutto sotto gli abbondanti applausi del pubblico, che spesso si sono levati ancora prima che i musicisti terminassero i brani. Un vero successo, dunque, a cui Richard Galliano ha reagito con visibile emozione durante gli inchini finali. Il fisarmonicista e il suo trio proseguiranno subito il loro tour in giro per il mondo. «Domani ci spostiamo a Bratislava; in seguito, andrò da solo a Praga per un omaggio a un famoso musicista ceco e in Corsica per suonare con un gruppo di cantautori – così Galliano in chiusura alla nostra intervista - in seguito partiremo per la Cina e il Giappone: suoneremo a Osaka, Guangzhou e Shangai. Per me è un piacere immenso suonare con questi due musicisti, un sogno, sono entrambi davvero fantastici».  

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