Bomba in Transalpina, 5mila persone da evacuare sul confine di Gorizia: cosa c'è da sapere

Bomba in Transalpina, 5mila persone da evacuare sul confine di Gorizia: cosa c'è da sapere

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Bomba in Transalpina, 5mila persone da evacuare sul confine di Gorizia: cosa c'è da sapere

Di Redazione • Pubblicato il 24 Ago 2024
Copertina per Bomba in Transalpina, 5mila persone da evacuare sul confine di Gorizia: cosa c'è da sapere

Domani le operazioni di evacuazione dei residenti tra parte di Nova Gorica e il rione goriziano di Montesanto, poi il disinnesco dell'ordiglio sul posto.

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Sono previste per domenica 25 agosto le operazioni di disinnesco della bomba rinvenuta giovedì nella zona della stazione Transalpina, nel cantiere dell’Epicenter in territorio sloveno. Si tratta di un ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale, del peso di 226 chili (500 libbre), di fabbricazione inglese. Nella riunione svoltasi ieri in Prefettura a Gorizia, a cui hanno partecipato autorità italiane e slovene, forze dell’ordine e realtà a vario titolo coinvolte, è stato concordato di procedere rapidamente alla bonifica, adottando per l’evacuazione dei residenti nel giro di 600 metri le procedure che sono state già seguite per gli altri ordigni ritrovati in zona.

Per motivi di sicurezza si dovranno lasciare le case entro le 9 del mattino: per informare tutti a tappeto è prevista la diffusione di un messaggio tramite alert system, oltre che con volantini casa per casa e comunicazioni dell’automezzo della Protezione civile. «L’obiettivo - ha spiegato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna - è di garantire la massima sicurezza ai nostri cittadini, per questo abbiamo concordato di procedere a stretto giro con il disinnesco, scegliendo domenica 25 agosto. La macchina organizzativa è quella messa a punto in occasione degli altri rinvenimenti di ordigni bellici, basata su una collaudata e stretta collaborazione tra le parti coinvolte e con Nova Gorica».

«Anche questa volta - ha rimarcato - abbiamo messo a punto una serie di accorgimenti per contenere al massimo i disagi, ma perché le operazioni vadano a buon fine è importante che le regole siano rispettate da tutti». Dalle 7 alle 9 dovrà essere “svuotata” la zona rossa, leggermente più ristretta rispetto a quella che si è resa necessaria in occasione delle due giornate di evacuazione precedenti. Le operazioni di messa in sicurezza da parte degli artificieri cominceranno alle 10. Si potrà rientrare a casa solo al termine della bonifica, presumibilmente entro le 13. In questo caso saranno interessate all’evacuazione meno di duemila persone nel quartiere di Montesanto.

L’area interessata include: via Montesanto (dal civico 47 e 40 al civico 145 confine di Stato), via dei Vegetariani, via Brigata Etna (dal civico 1 fino al civico 44/a), via Enrico Rocca (dal civico 2 al civico 15), via Carlo Michelstaedter, via Ugo Foscolo, via Giuseppe Caprin, piazzale della Transalpina, via Carolina Luzzato, via Teobaldo Ciconi, via dei Catterini (dal civico 39 al civico 51), via Caterina Percoto, e Via Giovanni Paternolli (solo civici 13 e 20). La bomba è in buone condizioni e con un solo detonatore di tipo meccanico, per questo si cercherà prima di tutto di despolettarla per poi rimuoverla. Il punto del ritrovamento è stato recintato e messo sotto protezione dalla polizia di Nova Gorica.

Sul posto, con la polizia e i vigili del fuoco sloveni, sono presenti gli esperti del Nus, l’Unità nazionale per la protezione degli ordigni inesplosi.
Il Comune metterà a disposizione uno spazio al coperto per persone e animali d’affezione (da non dimenticare di portare la museruola) al comando della Polizia locale, in corte Sant’Ilario 11. Per raggiungere questo spazio, sarà attivato un servizio navetta, con partenza alle 8 da via Caprin all’intersezione con via Montesanto. Per qualsiasi informazione o problema da segnalare, compresi quelli di deambulazione, è attivo il numero della Protezione civile 0481 383480. Sono una decina le persone fragili residenti nella zona interessata, i cui casi sono stati presi in esame immediatamente dai servizi sociali del Comune in stretto contatto con Asugi.

Per la direzione unitaria delle attività, dalle 6.45 di domenica 25 si riunirà in Prefettura a Gorizia il Centro di coordinamento soccorsi (Ccs) in cui confluiranno i rappresentanti del Comune, del III Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, della Questura, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera, dei Vigili del Fuoco, dell’Asugi e delle società di gestione delle reti (E-distribuzione Spa, Terna Spa, Snam Spa, Irisacqua). Sono circa 5mila le persone che saranno evacuate: 3mila sul versante sloveno, 2mila su quello italiano.

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