Cessata l'emergenza bomba, pochi minuti per il disinnesco sul confine di Gorizia

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Cessata l'emergenza bomba, pochi minuti per il disinnesco sul confine di Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 25 Ago 2024
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A eseguire le operazioni, iniziate alle 10.30 e terminate 15 minuti dopo, gli artificieri del nucleo della Primorksa. Tutto svoltosi senza incidenti.

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Scattato oggi, domenica 25 agosto, il terzo "bomba day" sul confine di Gorizia nel giro di un anno. Dalle 7 alle 11, sono circa 5mila residenti tra il rione di Montesanto e la città di Nova Gorica che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, per permettere di disinnescare in sicurezza la bomba scoperta giovedì nel cantiere della stazione Transalpina, su territorio sloveno. A eseguire le operazioni, iniziate alle 10.30 e terminate 15 minuti dopo, gli artificieri del nucleo della Primorksa, ma il tutto è stato monitorato in tempo reale sia dal comando dei gasilci di Nova Gorica che dal Centro di coordinamento soccorsi allestito questa mattina in Prefettura a Gorizia (nella foto).

A Nova Gorica sono 123 le persone attivate per il corretto svolgimento dell'intervento. Sette le persone fragili di Montesanto accompagnate presso il comando della Protezione civile e Polizia locale di Gorizia, mentre il resto dei residenti ha lasciato autonomamente le proprie abitazioni. La bomba era in buone condizioni e con un solo detonatore di tipo meccanico, per questo si è puntato prima di tutto di despolettarla per poi rimuoverla. «È andato tutto bene, consolidato. Abbiamo impiegato meno di 48 ore per procedere, è stato un importante sforzo comune» sono state le prime parole del prefetto, Raffaele Ricciardi.

Un pragmatismo analogo a quello avuto a cavallo del confine già in occasione degli incendi sul Carso nel 2022, come ha subito ricordato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna: «Dove serve, si fa. Se la legge non lo consente, lo superiamo con una convenzione o un protocollo. Dobbiamo fare quello che serve per la nostra comunità. Chiedo scusa per il disagio arrecato, ma grazie a tutti è andata bene».

La situazione è stara monitorata a Gorizia con due droni dei vigili del fuoco, con base di ricarica sulla Castagnavizza, e uno della Protezione civile.

Il punto del ritrovamento dell'ordigno è stato recintato e messo sotto protezione dalla polizia di Nova Gorica. Si tratta di un residuato della Seconda guerra mondiale, del peso di 226 chili (500 libbre), di fabbricazione inglese. A segnalare l'inizio delle operazioni di bonifica attorno alle 10 è stato il suono della sirena per diversi secondi, dai quali nelle aree di evacuazione non sarà più possibile sostare. Analogamente, la fine dell'operazione e il ritorno alla normalità è stato indicato da ulteriori segnali di sirena verso le 11. Chiusi i valichi del San Gabriele e Salcano fino alla fine dell'intervento, così come la ciclabile sul confine.

Foto Daniele Tibaldi

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