Bomba da 250 kg nel cantiere della Transalpina, i nodi su quando evacuare

Cantiere in Transalpina fermo per la bomba, Nova Gorica preme per l'evacuazione

le operazioni

Cantiere in Transalpina fermo per la bomba, Nova Gorica preme per l'evacuazione

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Ago 2024
Copertina per Cantiere in Transalpina fermo per la bomba, Nova Gorica preme per l'evacuazione

L’obiettivo è velocizzare il più possibile la rimozione della bomba da 250 chili, emersa a 10 centimetri sotto il suolo. Domani l'incontro in Prefettura a Gorizia.

Condividi
Tempo di lettura

L’ennesimo rinvenimento di un ordigno bellico stoppa ancora una volta il cantiere della stazione Transalpina, bloccandone i lavori. Per questo, a Nova Gorica l’obiettivo è velocizzare il più possibile la rimozione della bomba da 250 chili che è emersa a 10 centimetri sotto il suolo, ritrovata dagli operai mentre stavano scavando nell’area dove sorgerà il museo Epic, a ridosso del confine con Gorizia. Come spiegato dal sindaco Samo Turel in conferenza stampa, l’idea è di svolgere le operazioni già questa domenica (25 agosto).

La proposta sarà discussa domani in Prefettura a Gorizia, insieme al prefetto Raffaele Ricciardi per il coordinamento con le autorità locali. Così come avvenuto a marzo e ancora prima nel luglio 2023, sarà infatti necessario evacuare l’area entro i 400 metri dal punto, sia sul versante sloveno che quello italiano. Ci sono però alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla presenza sufficiente di personale di polizia per seguire le operazioni, visto il concomitante Festival del Folklore in città. Così come in passato, l’area dovrà essere presidiata.

La prossima domenica, invece, sarà Nova Gorica in affanno a causa della partita casalinga di serie A slovena del Primorje, che richiederà forze per l’ordine pubblico. Durante la settimana, inoltre, emettere un’evacuazione costringerebbe molte attività commerciali a chiudere per diverse ore. Temi che saranno discussi nel confronto di domani, quindi, mentre polizia e artificieri si sono detti pronti per intervenire, vista ormai la collaudata esperienza. Fino a quando l’ordigno rimarrà lì, inoltre, il cantiere dovrà rimanere fermo.

Sono oltre 3mila le persone stimate da far uscire di casa in quel lasso di tempo. Sul fronte sloveno, il Comune ha già avviato un numero verde per chi avrà bisogno di assistenza e sta predisponendo gli spazi in municipio per il centro d’accoglienza. Durante operazioni, inoltre, tutto il territorio sarà controllato da un drone e già adesso la zona è stata transennata e tenuta sotto sorveglianza dalla polizia. Il comandante Samuel Uršič ha invitato le persone a non avvicinarsi per evitare rischi, anche se l’ordigno è in sicurezza.

Il capo degli artificieri Darko Zonjič ha quindi spiegato alcuni dettagli tecnici della bomba aera, di fabbricazione inglese. Cosa alquanto insolita, questa è stata trovata con la punta verso l’alto, dopo essere molto probabilmente caduta in zona durante un bombardamento della Seconda guerra mondiale per poi cambiare direzione sottoterra. Alla fine, è stata trovata sotto quello che era un edificio costruito già prima della Grande guerra. Ora si attende solo il giorno ufficiale per poter rimuovere anche questa testimonianza del conflitto.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione