Tari, bollette dei rifiuti da rimborsare alle famiglie di Gorizia

L'assessore Beltrame replica a Roldo, «mancate verifiche legate all'attacco hacker». Somma coperta con avanzo di bilancio.

La vicenda Tari a Gorizia non porterà a un disequilibrio di bilancio, ma “ai cittadini del nostro Comune sarà reso quanto versato secondo modalità che indicherà la Ragioneria comunale”. Lo scrive l’assessore al bilancio, Lucio Beltrame, nella risposta scritta all’interrogazione di Giulia Roldo (Martina sindaco) riguardo proprio all’assenza dell’ultima delibera dell’Aula sulla tassa sui rifiuti. Una mancanza che, per l’esponente della minoranza, rischiava di mettere in crisi i conti pubblici, dopo la prima bocciatura.

Nella replica, l’esponente della giunta Ziberna “conferma la necessità della pubblicazione dei regolamenti e delle delibere tariffarie sul sito del Mef entro il 28 ottobre al fine di acquisirne efficacia applicativa”. Sulla pagina web del ministero dell’Economia e Finanze, però, il documento aggiornato non c’è. Si sono così cercate le ragioni della mancata pubblicazione, ha spiegato Beltrame, ricordando però che lo scorso 18 agosto “tramite il Portale del federalismo fiscale sono stati trasmessi i dati relativi alla delibera”.

A testimoniarlo c’è uno “screenshot generato in data 18.8.2022 alle ore 14.41.11”. Una decina di giorni dopo, “l’Ente è venuto a conoscenza di essere oggetto di un’intrusione informatica che si protraeva già da diverse settimane (presumibilmente dal mese di luglio), che ne ha paralizzato l’attività nell’immediato e successivamente” del Comune. Il dicastero ha quindi replicato che c’è stato effettivamente un accesso al portale, ma “non vi è traccia né dell’inserimento né di eventuali errori che possono aver compromesso la trasmissione”.

"Per quel che riguarda le conseguenze a carico diretto del Comune - rimarca l’assessore - si prevede che in sede di consuntivo si opererà una riduzione dell’avanzo di amministrazione di importo equivalente, ipotesi già verificata possibile e tale da permettere il mantenendo del necessario equilibrio di bilancio; condizione quest’ultima che è già stata oggetto di assicurazione, con approvazione, alla specifica richiesta della Corte dei conti competente per territorio”. In ogni caso, “le mancate verifiche” sarebbero legate proprio “al concomitante attacco hacker”.

Per Roldo, comunque, “restano ambigui diversi aspetti”. L’esponente centrista sottolinea come “le tariffe aumentate non sono valide poiché non sono state comunicate entro i limiti di tempo e modalità previste dalla legge”, così “che devono essere restituiti ai goriziani i soldi che sono stati indebitamente loro richiesti con le ultime bollette della Tari”. Il dubbio ora è “se il Comune abbia deciso di annullare o meno le bollette, lasciando peraltro i cittadini all’oscuro di tutto”. C’è poi la riduzione dell’avanzo di amministrazione di circa 1,2 milioni.

“Non ha senso stanziare parte dell’avanzo per coprire l’equivalente della somma - attacca - perché ciò equivarrebbe a riconoscere la legittimità delle tariffe approvate nel luglio 2022, che invece non sono state riconosciute valide dal ministero”.Infine, “sarà da accertare se il bilancio della parte corrente terminerà in avanzo oppure no. Assurdo come vengano annunciate nel frattempo opere faraoniche che non si sa se vedranno mai la luce del sole - incalza la consigliera -, ma non si ritenga opportuno avvisare i cittadini di una notizia che li riguarda direttamente.

Foto di archivio

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