Bolletta Tari più salata a Doberdò: rincari del 12% alle famiglie, 14% alle aziende

Bolletta Tari più salata a Doberdò: rincari del 12% alle famiglie, 14% alle aziende

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Bolletta Tari più salata a Doberdò: rincari del 12% alle famiglie, 14% alle aziende

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 11 Lug 2024
Copertina per Bolletta Tari più salata a Doberdò: rincari del 12% alle famiglie, 14% alle aziende

Approvato l'aumento in bolletta per cittadini e imprese, poi la variazione al bilancio. Scintille sul riconoscimento della Palestina proposto dalla minoranza.

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Seconda seduta, ieri mercoledì 10 luglio, per il nuovo Consiglio comunale di Doberdò del Lago. Tra le tematiche presenti nell’ordine del giorno, l’Aula ha deliberato l’approvazione del Piano economico finanziario (Pef) e ha dato il via alle nuove tariffe della Tari per il 2024. Sulla tassa rifiuti, il sindaco Peter Ferfoglia ha riferito che la neo-giunta ha ravvisato dei problemi rispetto le possibilità di copertura adottate nel passato dalla precedente amministrazione. Infatti, per sostenerla, sono stati usati fondi comunali mentre l’orientamento attuale è quello di sfruttare l’utile di Isa Ambiente.

A definire la questione «una spina nel fianco per tutti i Comuni» è stato il vicesindaco e assessore al bilancio, Lamberto Soranzio, il quale ha comunicato un aumento della tassa che per le utenze domestiche corrisponderà all’11,95%, mentre per quelle non domestiche lievita al 14,46%.

L'esponente della giunta ha pure spiegato che – per un anno – la ripartizione della scontistica riguardante la tassa rifiuti era stata coperta da “contributi Covid”, mentre in altri esercizi contabili precedenti si è fatto fronte attraverso le finanze municipali. Il Regolamento comunale, però, non prevede il sostegno totale dell’amministrazione, quindi questo comporta un cambio di rotta. Come detto, la misura sarà sostenuta in parte con l’impiego degli utili della società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e in parte tramite un rimodellamento ed una ripartizione ulteriori che dovranno essere individuati.

A seguire, tra le variazioni di bilancio approvate ieri, è stato previsto un incremento di 10mila euro per la spesa di gestione dei rifiuti e della medesima cifra di entrate derivanti dal versamento della Tari. Sulla questione il consigliere di minoranza Fabio Vizintin ha illustrato le difficoltà che un’amministrazione consorziata ha nel gestire la materia: «Spesso, le amministrazioni si trovano a fare i “passacarte” prendendo atto di decisioni già avvenute. Questa volta la ruota è girata male e quest’anno ci sono degli aumenti che vanno ripartiti».

Da parte sua, Soranzio ha garantito che la nuova ripartizione sarà più proporzionale e che «bisognerà drenare dalla cassa corrente». Sulla “ricostruzione del passato” offerta dalla nuova maggioranza, si è detto non convinto l’ex assessore Vlasta Jarc che ha richiesto la presentazione di rendiconti precisi per effettuare la determinazione delle nuove tariffe.

Lo stato di salute del bilancio
A certificare l'equilibrio del bilancio è stata la responsabile del servizio comunale di Ragioneria, Teresa Lamberti, che ha tracciato una sintetica fotografia del rendiconto di gestione del 2023. In bilancio è stato rilevato un avanzo di amministrazione iniziale pari a 849.788,58 euro di cui 107.857,58 euro accantonati; 285.800 euro vincolati e circa 456mila euro di avanzo disponibile non vincolato.

Quella apportata è stata la terza variazione al piano triennale 2024-2026. Diverse le ulteriori integrazioni apportate per coprire alcune spese di parte corrente. Si tratta di 700 euro per sostenere l’Irap riferito all’indennità di fine mandato dell’ex sindaco; 1000 da destinare alla commissione Ilia; 1000 euro per la convenzione con l’ufficio tributi di Sagrado; 5mila euro da destinare alla manutenzione ordinaria delle strade comunali; 1000 euro per l’acquisto di nuova segnaletica stradale; 1100 euro per far fronte alle visite mediche dei volontari della Protezione civile comunale; altri mille euro per il versamento della quota di competenza sulle spese dell’Ambito socio assistenziale e 300 euro per la convenzione Suap.

Previsto, tra le spese, anche un incremento di 10mila euro per far fronte ai Contributi Famiglia. Sarà di 7857 l’indennità di fine mandato dell’ex sindaco Vizintin. Messe a bilancio anche 11.563,49 euro per l’acquisto e l’installazione di un impianto di videosorveglianza e 231,81 euro per l’acquisto di attrezzature da destinare alla Pc comunale. Disposti 8500 euro per l’installazione dell’impianto fotovoltaico del Centro civico di Jamiano, 15.500 euro per la messa in sicurezza delle coperture di vari immobili comunali, 4.300 euro per la posa di quattro panchine urbane e 7 mila euro per la regolarizzazione della situazione particellare del cimitero di Jamiano. L’avanzo di bilancio disponibile finale è pari a 420.830,11 euro.

Lo scioglimento del Cisi
In merito alla presa d’atto dell’avvio del percorso di scioglimento del Consorzio – recepita e passata in Consiglio - l’ex vicesindaco Vlasta Jarc (ora all'opposizione) ha annunciato il voto a favore sulla risoluzione prevista, ma ha sottolineato il fatto che vanno approfonditi «molti punti non chiari» e che è necessario ricevere un aggiornamento sul passaggio previsto a gennaio 2025, in particolare sulla ricollocazione del personale operante.

La “mozione Semolic”
Sempre dalla minoranza, Silvano Semolic ha presentato una mozione per proporre una variazione di bilancio che garantisca lo stanziamento di risorse necessarie per risolvere la problematica della viabilità che interessa via Gruden nella frazione di Jamiano. Su questo, durante la discussione in aula, sono state quindi richieste garanze di risoluzione. Dal canto suo, il primo cittadino Ferfoglia ha dichiarato che prima di procedere ai lavori, servirà uno studio tecnico.

La mozione non ha trovato accoglimento, ma dalla maggioranza sono arrivate garanzie sull’avvio di un dialogo che porti alla risoluzione del caso che secondo Vizintin – intervenuto a sostegno di Semolic, deluso dal respingimento della mozione - «è solamente un atto di orientamento politico che potrà trovare accoglimento anche se non nell’immediato, quindi non comprendo la decisione di votare contro». Per l’assessore all’urbanistica Igor Juren, «via Gruden va rivista nella sua totalità». Sono necessarie la canalizzazione delle acque per garantirne il corretto drenaggio su tutta l’arteria, la costruzione di marciapiedi e uno studio su una eventuale istituzione di un senso unico.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina
La mozione sull’argomento è stata avanzata da Vizintin, sostenendo l’idea che l’ente ha un’occasione di esprimersi su un tema di stretta attualità. «Doberdò non ha la presunzione di risolvere i conflitti tra Palestina e Israele pur essendo consapevole che la responsabilità sulla tematica è del Governo nazionale – ha specificato l’ex sindaco – ma di cosa ha paura la maggioranza? Questo non è un parere tecnico ma un atto politico per dare un segnale all’esecutivo nazionale per esprimere “una visione sul mondo”». Pur sostenendo le motivazioni proposte, il primo cittadino ha dichiarato che la maggioranza indirizzerà questa risoluzione alla senatrice Tatjana Rojc.

L'Ufficio tecnico
Il sindaco ha infine informato l’Aula di un possibile trasferimento che interesserà le due uniche dipendenti dell’Ufficio tecnico comunale, dirette al Comune di Duino Aurisina. Anche se tutto appare ancora non definitivo, l’annuncio è stato “di peso” e accolto con estremo stupore da maggioranza e opposizione in quanto la municipalità vive una fase delicata. Tra le opzioni allo studio, ci sarebbero l’istituzione di un nuovo bando per la ricerca di coperture delle due posizioni e l’uscita graduale delle due dipendenti per alleviare le conseguenze di tale decisione e garantire un passaggio di consegne “morbido” ai nuovi incaricati.

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