Boiler, water e materassi in mezzo agli alberi: chili di rifiuti raccolti sul Calvario

L'edizione di quest'anno a Gorizia è stata organizzata da Legambiente sull'altura, lavorando sul versante che si affaccia sul torrente Groina.

Tra il verde sono riemersi in boiler, un water, un materasso, sacchi di lattine di birra, ma anche tubi e materiali elettrici. Tutto ciò è parte del "bottino" recuperato dai volontari durante l'evento di Puliamo il mondo a Gorizia, sul monte Calvario. Questa iniziativa di Legambiente, la più grande in Italia, coinvolge ogni anno oltre 600mila persone nella pulizia del Paese da rifiuti abbandonati.

L'edizione di quest'anno a Gorizia è stata organizzata da Legambiente sull'altura, con il patrocinio dell'assessorato all'Ambiente del Cmune, e il supporto di Isontina Ambiente, della Cassa rurale del Friuli Venezia Giulia e della Croce Rossa Italiana di Gorizia, e con la collaborazione della trattoria Al Ponte del Calvario. Nonostante alcuni ostacoli logistici abbiano impedito la partecipazione di alcune classi del liceo Slataper, una decina di volontari, tra soci Legambiente e cittadini, si sono attivamente impegnati.

Il gruppo, nel quale c'era anche il consigliere comunale Andrea Tomasella, ha lavorato per tutta la giornata fino al crepuscolo. L'operazione si è concentrata sul versante che si affaccia sul torrente Groina, da sempre abbandonato all'incuria nonostante l'impegno di cittadini e associazioni nel preservare questo ambiente, considerato anche per il suo valore storico. Questa è almeno la terza volta che Legambiente interviene sul Calvario: l'associazione confida nella recente acquisizione di fototrappole da parte del Comune.

La speranza è che questi strumenti possano finalmente individuare i responsabili di atti vandalici e incuria. Oltre a ciò, il degrado coinvolge anche guardrail rotti e il manto stradale dissestato in alcuni punti. Da anni il sodalizio segnala questa situazione, aggravata dai danni ai sentieri e dal disturbo alla fauna causato dalle moto da cross che li percorrono illegalmente.

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