Bobolar d'oro a Fragiacomo, Staranzano premia il preside del BEM

Consegnati anche i Sigilli terenziani. Il dirigente: «5% dei docenti non è vaccinato».

Ha preso in mano la scuola una decina di anni fa, avviandola verso un’evoluzione che porta risultati ancora oggi. Questa mattina, il dirigente scolastico dell’Istituto Brignoli-Einaudi-Marconi, Marco Fragiacomo, è stato premiato a Staranzano con la 30esima edizione del Bobolar d’oro, riconoscimento che l’amministrazione locale e la Pro loco assegnano ogni anno a una personalità del territorio, distintosi per i propri meriti. La scelta del professore è uscita da una rosa di tre nomi, con la volontà di dargli merito del lavoro fatto in questi anni.

Il titolo è stato consegnato nella sala Delbianco, a pochi metri dal teatro Pio X che solitamente ospitava la cerimonia. A causa della pandemia, infatti, si è deciso nuovamente di registrarla a poche persone, includendo i vincitori dei Sigilli terenziani, ulteriori due riconoscimenti che quest’anno festeggiano 15 anni e nati in occasione del centesimo anniversario dell’autonomia amministrativa di Staranzano da Monfalcone. A riceverli, sono stati Viviana Bonazza e Mario Carlo Biasiol.

Bonazza, 62 anni, si è sempre impegnata nel campo sportivo, dapprima come giocatrice di pallavolo e poi allenatrice. Attiva anche nel baseball, è volontaria dell’Auser a Ronchi nonché attiva nel ripulire le aree verdi del territorio dai riaiuti abbandonati, insieme ad altri cittadini. Con le sue azioni “rimedia un comportamento deprecabile da parte di una minoranza di persone - ha spiegato il sindaco Riccardo Marchesan - dando un alto esempio di civiltà che merita ammirazione e riconoscenza”. La signora ha ricevuto il titolo con grande emozione, insieme al nipotino.

Biasiol, classe 1945, è invece originario di Saciletto di Ruda, trasferendosi nel ’58. Da sempre socio del circolo Acli, si è sempre dedicato all’arte nelle sue diverse forme, tra cui quella del teatro che l’ha portato a recitare in diverse compagnie. È soprattutto nella musica, però, che tanti suoi concittadini lo conoscono, avendo firmato nel 1997 le parole della celebre canzone popolare “La nostra Staranzan”, diventata un vero e proprio inno del paese, con la supervisione di Silvio Domini e la musica di Rodolfo Kubic. Due anni dopo è uscita la sua raccolta di poesie, “Pantanali”.

La mattinata si è quindi conclusa con la consegna del Bobolar a Fragiacomo. Laureato in Chimica, da docente prima e preside poi ha cercato di dare un nuovo volto alla realtà scolastica locale. “Quando sono arrivato - ha raccontato - l’Einaudi-Mattei era considerata una scuola di serie C, nemmeno B. Il filosofo dice che bisogna avere delle idee semplici da perseguire costantemente, la mia era quella di una scuola di qualità nell’Isontino. Abbiamo lavorato per formare una scuola aperta al territorio”, proiettata anche al di fuori come la nuova classe Confucio.

Inevitabile il pensiero a domani, lunedì, quando ragazzi e docenti torneranno in classe tra Staranzano, Monfalcone e Gradisca. Una situazione resa più complicata dalla situazione sanitaria e dalle misure messe in campo dal governo: “Il 5% dei nostri docenti non ha fatto ancora il vaccino, dovremo capire come sostituirli con le supplenze. Ma non possiamo farci abbattere, dobbiamo lavorare per riuscire a portare al termine quest’anno scolastico. Serve fiducia”. A premiare il professore è stata la presidente della Pro loco, Grazia Ferfoglia, insieme al resto della giuria.

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