Blitz dei carabinieri in cantieri e aziende agricole, lavoro nero a Gorizia

Blitz dei carabinieri in cantieri e aziende agricole, lavoro nero a Gorizia

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Blitz dei carabinieri in cantieri e aziende agricole, lavoro nero a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 26 Gen 2023
Copertina per Blitz dei carabinieri in cantieri e aziende agricole, lavoro nero a Gorizia

Intensificati i controlli contro il lavoro in nero e senza sicurezze, 25 lavoratori irregori in aziende a Dolegna.

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Nel mese di dicembre 2022, il Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Gorizia e quello operativo del gruppo carabinieri Tutela del lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari della compagnia goriziana, ha intensificato i controlli sull’intero territorio della provincia. Il tutto nell’ambito della campagna straordinaria di controllo del settore edile e nel settore agricolo volta a prevenire e reprimere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, nonché a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Sono state controllate complessivamente sette ditte operanti nel settore dell’edilizia e due in quello agricolo, individuate a seguitoall’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dai Nuclei carabinieri ispettorato del òavoro e all’esame delle banche dati. Sono stati altresì controllati 37 lavoratori, di cui tre risultati “in nero” e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, nonché sospese cinque attività d’impresa, contestando otto violazioni in materia di sicurezza ed irrogando complessivamente sanzioni per oltre 1000mila euro. I casi principali a Gorizia e Dolegna del Collio.

Nel capoluogo, sono stati controllati due cantieri edili per lavori di riqualificazione energetica nell'ambito del 110%. Si trattava di due condomini, all’interno dei quali operavano serre imprese edili. Sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma. Una delle azienda ha quindi ricevuto la sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in meria di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dovrà rispondere anche a 25mila euro di sanzioni amministrative e il deferimento in stato di libertà di quattro persone. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di tre lavoratori “in nero” e privi del prescritto permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, per cui nei confronti del titolare della ditta è stata applicata la “maxi sanzione per lavoro nero” in quanto il fenomeno riguardava il 10% del personale complessivamente occupato. Decisa anche la sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero nei confronti di una delle imprese con la contestazione di sanzioni ammnistrative per oltre 20mila euro.

A Dolegna del Collio, invece, si sono tenute attività ispettiva presso due aziende agricole gestite da imprenditori originari del Pakistan. I carabinieri hanno riscontrato l’impiego di 25 lavoratori irregolari non sottoposti a sorveglianza sanitaria, privi dei corsi di formazione e informazione sulla sicurezza e la mancata redazione del Documento di Valutazione Rischi, con la contestazione di ammende pari 64.300 e il deferimento di due datori di lavoro.

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