Blason, Orzan, Toros: San Lorenzo celebra i suoi fuoriclasse

Blason, Orzan, Toros: San Lorenzo celebra i suoi fuoriclasse

L'INIZIATIVA

Blason, Orzan, Toros: San Lorenzo celebra i suoi fuoriclasse

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 20 Apr 2025
Copertina per Blason, Orzan, Toros: San Lorenzo celebra i suoi fuoriclasse

Una mostra fotografica tra cimeli, racconti e memorie ripercorre le gesta sportive di cinque protagonisti del calcio italiano degli anni Cinquanta, cresciuti insieme nel piccolo paese dell’Isontino e poi approdati sui più prestigiosi campi nazionali e internazionali.

Condividi
Tempo di lettura

Cinque ragazzi, una piazza e un pallone. È da qui che comincia l’epopea sportiva che negli anni Cinquanta portò Ivano Blason, Alberto e Bruno Orzan, Guglielmo e Riccardo Toros dai giochi improvvisati sotto il sole di San Lorenzo Isontino ai grandi palcoscenici del calcio italiano e internazionale. Una storia vera, fatta di amicizia, sacrifici e sogni, che oggi rivive grazie alla mostra fotografica Pan e Balon, il cui titolo riprende un celebre articolo pubblicato da Tuttosport nel 1972 e firmato dal compianto Franco Zuccalà, dedicato a uno dei protagonisti, Ivano Blason.

L’esposizione, che raccoglie immagini d’epoca, maglie e cimeli appartenuti ai cinque campioni, è stata fortemente voluta da Paolo e Andrea Toros, figli di Riccardo, e da Emanuele Toros, figlio di Guglielmo. L’inaugurazione è in programma per venerdì 9 maggio alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di San Lorenzo Isontino, in via Boschetto 1.

L’evento sarà accompagnato da una conferenza che ripercorrerà le gesta dei cinque protagonisti, con la partecipazione di giornalisti di rilievo come Roberto Collini, già direttore della sede regionale della RAI, e Gabriele Lussu, con esperienze a Sky Sport e alla Gazzetta dello Sport. Le letture saranno affidate alla voce di Pierluigi Pintar, mentre a moderare l’incontro sarà il giornalista Matteo Femia di Telefriuli. Tra gli ospiti della serata anche l’allenatore ed ex calciatore Edi Reja.

«Ho voluto raccontare questa storia soprattutto per i più giovani, che non la conoscevano» racconta Paolo Toros, figlio di Riccardo, ed uno dei promotori dell’iniziativa - È la favola di cinque ragazzi che venivano dalla povertà, che al massimo avevano la terza media, ma che sapevano tirare calci a un pallone. Un giorno sono partiti dal paese – che allora si chiamava San Lorenzo di Mossa – con una valigia di cartone piena di sogni e tanto coraggio, per andare a giocare negli stadi delle grandi città: Milano, Torino, Firenze, Roma».

«Non più nella piazza del paese, dove tutto era cominciato – conclude - e la cosa più bella è che sono rimasti sempre gli stessi. Ogni volta che tornavano a casa, dopo aver vinto scudetti, coppe internazionali o giocato in nazionale, lo facevano con umiltà e rispetto per tutti, senza mai darsi arie. Questi erano i cinque ragazzi di San Lorenzo».

Sarà dunque l’occasione per riscoprire le imprese di Ivano Blason, campione d’Italia con l’Inter; di Riccardo Toros, vincitore dello scudetto sia con il Milan che con la Fiorentina; di Alberto Orzan, protagonista nella storica Coppa delle Coppe conquistata dai viola; e di Guglielmo Toros e Bruno Orzan, che con orgoglio difesero i colori della Pro Patria.

La mostra sarà visitabile anche nei giorni successivi all’inaugurazione: sabato 10, venerdì 16, sabato 17, domenica 11 e domenica 18 maggio, negli orari compresi tra le 10 e le 12 e tra le 18 e le 20 (solo la domenica apertura mattutina). Un’occasione preziosa per rivivere un pezzo di storia locale che si è fatta leggenda su scala nazionale.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311. 

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×