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Bisiachi a congresso, anche la messa celebrata in dialetto a San Pier d'Isonzo
Diciottesimo appuntamento per il sodalizio culturale. Nella parrocchiale, celebrata anche la santa messa in dialetto bisiaco.
L’associazione culturale Bisiaca ha organizzato – sabato e domenica scorsa - il suo 18esimo Congresso a San Pier d’Isonzo. Nel pomeriggio del 21 ottobre, con inizio alle 15.30, presso la Sala Consiliare del Comune, dopo l’esibizione del Coro Aesontium, è stato dato spazio ad un convegno di studi dal titolo “Paesaggio e diversità del territorio della Bisiacaria. Aspetti ecologici, storico culturali e valenze ambientali”. Ad intervenire sono stati Alfredo Altobelli, Renato Cosma, Renato Duca, Miris Castello, Graziano Benedetti e Alfio Scarpa.
“Ogni due anni – sono le parole della presidente Chiara Moimas – la nostra associazine organizza un congresso che si tiene a rotazione in uno degli otto comuni della Bisiacaria, su argomenti inerenti il territorio e la sua storia. Il convegno di studi di sabato scorso, ha visto una grande partecipazione di pubblico ed i rappresentanti delle istituzioni intervenuti per portare il loro saluto hanno sottolineato l’importanza dell’argomento trattato e ringraziato tutti per l'impegno organizzativo”.
Nei diversi interventi, i relatori, parlando di paesaggio e diversità del territorio della Bisiacaria, hanno illustrato i vari habitat evidenziando anche come questi abbiano subito variazioni nel corso degli anni a causa dell’incuria o del diretto intervento dell’uomo, proponendo anche soluzioni, che, laddove adottate, riuscirebbero a salvaguardare la preziosa diversità del nostro territorio.
Domenica, la santa messa delle 10.30 celebrata nella chiesa parrocchiale e officiata da don Lucio Comellato che ha tenuto l’omelia in dialetto: “Abbiamo letto e pregato i bisiaco” spiega Moimas. Il congresso è poi continuato con uno specifico riferimento al comune ospitante. Sempre alla presenza di un numeroso pubblico, dopo le letture di brani e poesie di Giuseppe Ermacora - Pino Scarel - Pier Maria Miniussi ha relazionato sulla vicenda dei profughi di San Piero a Torino durante la Grande Guerra e Ivan Portelli ha raccontato la storia della musica e dei musicisti del paese.
Foto Roberto Furlan
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