La Bisiacaria ricorda la tragedia dell'amianto: Cej firma il monumento di San Canzian

La Bisiacaria ricorda la tragedia dell'amianto: Cej firma il monumento di San Canzian

Il 28 aprile

La Bisiacaria ricorda la tragedia dell'amianto: Cej firma il monumento di San Canzian

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 29 Apr 2022
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Cerimonie anche a Monfalcone. Due esposti si sono recati sotto la lapide fuori dal municipio.

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La Bisiacaria ricorda, ancora, la tragedia dell’amianto. Il 28 aprile è la Giornata Mondiale per le vittime dell’amianto e varie sono state le iniziative organizzate ieri nel territorio. Da Monfalcone, con la cerimonia di Panzano: “Non c’è famiglia a Monfalcone che non conosca la tragedia di cosa significhi aver perso un padre, una madre, un fratello o una sorella. Mai potremo dimenticare la tragedia che la nostra Città ha vissuto e, purtroppo, sta vivendo. E da figlia e da mamma mai perdonerò la scelta di abbandonare la ricerca dei responsabili dei nostri morti”. Anna Cisint, sindaco uscente della città, non ha usato mezzi termini nel suo discorso.

“Monfalcone – ha proseguito Cisint – è territorio pilota nel progetto di rilevamento delle zone con presenza della fibra minerale. Sono state definite tre tipologie dello stato di ogni area, dividendole in Pessimo, Scadente e Discreto. Per quel che riguarda gli edifici in condizioni peggiori si è già provveduto alle operazioni di bonifica di tutti gli stabili individuati, contattando direttamente i cittadini proprietari e comunicando le azioni di miglioria da compiere in coordinamento con l’Azienda Sanitaria e le varie ditte che si occupano di bonifiche”.

L’attenzione va, dunque, mantenuta alta e “a questo servono i fondi messi a disposizione dalla regione e dal Comune sia per la ricerca che per lo smaltimento. La situazione in Città per quanto riguarda la salute è ancora critica. In media, dovrebbe esserci un malato di asbestosi ogni 37 anni. A Monfalcone si contano circa 22 all’anno. Quindi è evidente che c’è ancora parecchio da fare, ma io non mi tiro sicuramente indietro”.

Ma la giornata non è passata senza scontri. “Per il secondo, sotto la lapide posta a anni sulla facciata dell’edificio comunale, in onore alla tragedia dell’asbesto che ha colpito la cittadina dei cantieri navali e i paesi limitrofi, si sono trovati solo due ex delegati sindacali Fiom”. A dirlo è Franco Buttignon, ex delegato sindacale Fincantieri ed esposto amianto.

Buttignon punta il dito contro “squallido l'atteggiamento sindacale e della amministrazione comunale riguardo questa vicenda sotto una lapide posta sulle mura comunali”, della quale, secondo Buttignon, “è impossibile che nessuno la ricordi o non ne sappia la sua esistenza”.

“Mi vergogno a pensare che alle organizzazioni sindacali non interessi più il problema dell'amianto e che lascino allo sbando quanto da anni richiesto per il Crua, da un semplice lavandino in laboratorio, al psicologo richiesto per i familiari delle vittime, oltre ad un incremento del personale”.

A San Canzian, invece, il monumento, realizzato dall’artista David Cej segna, da ieri, il centro del paese. Una lastra d’acciaio che ricorda il dolore e le lacrime di coloro che hanno lasciato qualche caro per colpa delle fibre. "L'uso mondiale negli anni '70 si attestava su 5 milioni di tonnellate, ma tuttora è di 1 milione”, ha ricordato Enrico Bullian, autore del volume "Il male che non scompare". “C'è ancora chi nel mondo usa l'amianto, ci sono ancora le bonifiche da completare, ci sono ancora le vittime e gli esposti".

Fabio Vassallo, presidente della Commissione Regionale amianto ha ricordato che “il picco di morti era atteso tra 2015 e 2020, ma la curva di discesa ancora non c'è. La latenza che, come medici, abbiamo riscontrato è anche di 80 anni, come conferma un caso di recente di una persona esposta da bambino, in famiglia. A scoprire il monumento è stata Nevia Pacco, vedova di Lino Buzzi, morto quattro giorni prima di andare in pensione a 58 anni dopo 36 nello stabilimento di Panzano. “Ringrazio a nome di chi è stato colpito dal lutto. Il gesto dell'amministrazione comunale è molto importante perché segna una presa di coscienza e il monito a che una tragedia del genere non si ripeta”, ha sottolineato Davide Bottegaro a nome dell'Associazione esposti amianto. 

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